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Viaggio in Iran. 12 curiosità che potresti non sapere

Maggio 18, 2016 · Manuel Santoro · 2 commenti

Yazd, Masjed-e Jameh

State pianificando un viaggio in Iran? Questo articolo non vi dirà come organizzare il vostro itinerario nè tantomeno parlerà di attrazioni o luoghi da visitare. In terra persiana ho trascorso una decina di giorni ed ho girovagato nella parte centrale del Paese muovendomi dalle città di Shiraz e Yazd. Prima di partire la maggior parte delle persone alle quali svelavo la mia meta mi prendevano quasi per pazzo: “Ma l’Iran è pericoloso…Cosa vai a fare?”. Domanda che precedeva sempre la mia solita risposta: “Stiamo parlando dell’Iran, non dell’Iraq”. Mancanza d’informazione e messaggi errati da parte dei mass media portano a un pensiero distorto della realtà. Un conto sono i discorsi politici verso i quali mi tengo volentieri fuori, un conto è la popolazione locale che ho trovato squisita e di una gentilezza fuori dal comune. Se dovessi rispondere alla domanda “ti sentiresti di consigliare un viaggio in Iran?”, senza alcun dubbio direi di si, il Paese è sicuro e ci si sposta facilmente, traffico delle grandi città permettendo.

Durante questi giorni in terra persiana ho avuto la possibilità di annotare curiosità e aspetti culturali che ai nostri occhi potrebbero apparire diversi o particolari. Eccone alcuni: 

1 – Negli autobus urbani uomini e donne viaggiano separatamente
I mezzi di trasporti migliori per muoversi nelle città sono taxi e autobus. Questi ultimi sono suddivisi in compartimenti: gli uomini siedono davanti, le donne dietro.
2 – La valuta locale: Riyal e Toman
La valuta ufficiale in Iran è il Riyal. Sarebbe tutto facile se così fosse eppure a creare confusione, almeno nei primi giorni di permanenza, ci pensa il Toman che corrisponde a un importo di 10 Riyal. Ecco quindi che 50.000 rial diventano 5.000 Toman. Se nei cambiavalute ufficiali si parla in termini di Riyal, nelle transazioni di tutti i giorni la valuta è quasi sempre il Toman. È solitamente il contesto a determinare l’ordine di grandezza.

Riyal iraniani
Riyal iraniani
3 – Attraversare le strade a piedi. Le strisce pedonali sono inutili 
Un grande problema che affligge l’Iran, soprattutto nelle grandi città è il traffico. Tehran è la capitale, anche in questo senso, ma non sono da meno città come Shiraz e in forma più lieve Yazd, specialmente nelle ore di punta. Attraversare le strade può sembrare un’impresa e le strisce pedonali sembrano essere messe lì solamente per dare un po’ di colore. Nessuno che le rispetti, bisogna trovare solamente il momento più opportuno per passare senza essere investiti. Il mio consiglio? Accodarsi a qualcuno del posto. C’è da dire che dopo qualche giorno di panico, quello di attraversare potrebbe diventare un gioco alquanto divertente.

Nel traffico di Shiraz
Nel traffico di Shiraz
4 – Assenza di coltelli durante i pasti 
Nei ristoranti e nelle abitazioni, durante i pasti, non si è soliti utilizzare i coltelli che vengono sostituiti dai cucchiai. Per un europeo potrebbe essere un problema ma niente paura, per evitare brutte figure basta chiedere.

5 – Uno sport nazionale. Il wrestling
Noto con il nome di Koshti in Persiano, il wrestling è stata praticato fin dall’antichità in tutto l’Iran. La forma più popolare oggi è il Pahlavani Koshti praticato nello zurkaneh, le tradizionali palestre iraniane conosciute anche con il nome di “casa di forza”, mentre le variazioni regionali differiscono da una provincia all’altra. Non pensate al wrestling americano, si tratta invece di una forma molto simile alla lotta greco-romana all’interno del quale l’obiettivo è quello di sollevare un avversario e fargli toccare una parte del corpo fuori dal cerchio.

Wrestling nella città di Yazd
Wrestling nella città di Yazd
6 – Il Ta’roof 
Una modalità di interazione sociale in grado di confondere le idee agli stranieri. Può capitare infatti che al momento di chiedere il conto a un tassista, a un ristoratore o a un negoziante questi vi dica che non debba essere pagato. Non vi sentiate sollevati, nè andatevene senza pagare. Si tratta di una formula di cortesia derivante proprio dal Ta’roof. A me è capitato con un tassista ed ho dovuto chiedere per tre volte il prezzo prima di conoscere la cifra esatta.
7 – Le foto dei martiri della guerra contro l’Iraq lungo le strade
La guerra combattuta tra Iran e Iraq dal settembre 1980 all’agosto 1988 è stata una delle più inutili e sanguinose di tutto il Medio Oriente. Un’ecatombe di centinaia di migliaia di morti che ha lasciato profonde ferite nell’animo e nello spirito della popolazione. Le vittime sono considerate veri e propri martiri e sono tuttora ricordate con delle immagini e dei manifesti che si susseguono lungo le strade delle città.

Iran. Lungo le strade foto dei martiri della gurra contro l'Iraq
Lungo le strade foto dei martiri della gurra contro l’Iraq
8 – Iraniani amano foto e selfie
Toglietegli tutto ma non il selfie-stick. Camminando per le strade e nei parchi cittadini, una delle scene ricorrenti è assistere a gruppi di ragazzi e famiglie che immortalano il momento con il proprio immancabile bastoncino per i selfie. C’è anche chi chiede a te di scattare loro fotografie.

9 – Le auto. Quasi sempre gli stessi modelli

Arrivati in Iran noterete subito una cosa: le auto, quasi sempre gli stessi modelli e le stesse marche. Il motivo è semplice, le sanzioni economiche di Stati Uniti, Unione Europea ed ONU. Se da un lato vi troverete a che fare con marche nazionali come Saipa e la Paykan, sono inoltre diffuse le case francesi Peugeot e Renault, prodotte in Iran e con modelli basati su vecchie linee di produzione comprate da costruttori stranieri. Dopo il recente accordo sul nucleare e l’abolizione delle sanzioni è comunque previsto a breve un ritorno delle case costruttrici occidentali.

Shiraz, auto nei pressi dell'Arg-e Karim Khan
Shiraz, auto nei pressi dell’Arg-e Karim Khan
10 – L’abbigliamento
Viaggiare in Iran implica al visitatore di doversi adeguare alle norme di comportamento islamiche, anche per l’abbigliamento. Se per le donne sono obbligatori pantaloni/gonne lunghi, maniche e foulard (hijab) che copra il capo e il collo, gli uomini devono indossare almeno pantaloni lunghi e maniche lunghe nei luoghi sacri.

Shiraz, Masjed-e Nasir-al-Molk
Shiraz, giapponesi nella Masjed-e Nasir-al-Molk
11 – L’ospitalità iraniana
La cultura dell’ospite è insita nella popolazione. Se la mancanza di informazioni e la scarsa conoscenza potrebbero portare a pensare in modo errato che gli iraniani siano rigidi e ostili nei confronti degli stranieri, basta trascorrere pochissimo tempo in terra persiana per rendersi conto come sia tutto l’opposto. Curiosi, calorosi, e gentili a dir poco, gli iraniani fanno si che sia proprio l’ospitalità uno degli aspetti più apprezzati di un viaggio in questo Paese. A me è capitato che addirittura mi lasciassero le chiavi di un abitazione, nonostante il proprietario fosse fuori alcuni giorni…
12 – I picnic
Gli iraniani sono campioni mondiali di picnic. Bastano una coperta, un’ottima compagnia e di uno spazio libero ed il gioco è fatto. Capita quindi di trovare famiglie non solo nei parchi ma anche lungo le banchine autostradali, i parcheggi, alle spalle di stazioni di servizio e perfino nelle aiuole accanto alle trafficate strade cittadine. Il venerdì, che corrisponde al giorno libero per la popolazione locale, è il momento preferito della settimana. Decine e decine di persone si riversano lungo le strade e i risultati si vedono a fine giornata quando su tantissimi carroattrezzi sono caricate le inaffidabili auto iraniane.

Picnic nei pressi di Chak Chak
Picnic nei pressi di Chak Chak

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Commenti

  1. BMPartners dice

    Agosto 31, 2017 alle 9:05 am

    Ciao Manuel,
    congratulazioni per il tuo appassionante hobby e per come sai offrirlo: viene voglia di partire subito!

    L'Iran in particolare, dopo avere letto i reportage sul tuo blog, sarà tra le mie prossime mete.

    Complimenti anche per le foto.

    In attesa di leggere altri viaggi, un cordiale saluto.

    Roberto

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Agosto 31, 2017 alle 9:29 pm

      Ciao Roberto, grazie mille! L'Iran è un Paese bellissimo che ti consiglio di visitare al più presto. Se dovessi avere bisogno di qualche informazione puoi sempre contattarmi. Spero di viaggiare nuovamente per raccontare altre esperienze. Saluti, Manuel

      Rispondi

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A few years had already passed since I had last admired Scanno in a typical winter jacket. So I took advantage, the snow that had fallen in recent days was a valid excuse to spend a night before the new closure. The surprise was great when upon waking up I saw a light but suggestive snowfall (Abruzzo - Italy) 🌨️

Ya habían pasado algunos años desde la última vez que había admirado Scanno con una típica chaqueta de invierno. Por eso he aprovechado, la nieve que había caído en los últimos días era una buena excusa para pasar una noche antes del nuevo cierre. La sorpresa ha sido grande cuando al despertar he admirado una nevada ligera pero sugerente (Abruzzo - Italia) 🌨️
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🇮🇹 I borghi montani al tempo del Coronavirus 🇮🇹 I borghi montani al tempo del Coronavirus sembrano sospesi nel tempo. Qualche presenza quasi invisibile lungo le strade ma soprattutto gli animali che si appropriano degli spazi attorno ai centri urbani. Come a Villalago, nei pressi del lago Pio (Abruzzo - Italia) 🦌

The mountain villages at the time of the Coronavirus seem suspended in time. Some almost invisible presence along the streets but with the animals that take possession of the spaces around urban centers. Like in Villalago, near Lake Pio (Abruzzo - Italy) 🦌

Los pueblos de montaña en la época del Coronavirus parecen suspendidos en el tiempo. Alguna presencia casi invisible por las calles pero sobre todo los animales que se adueñan de los espacios alrededor de los núcleos urbanos. Como en Villalago, cerca del lago Pio (Abruzzo - Italia) 🦌
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🇮🇹 Uno dei gioielli di Faraone Vecchio (o An 🇮🇹 Uno dei gioielli di Faraone Vecchio (o Antico) è senza dubbio la Chiesa di Santa Maria delle Misericordie. L'edificio è risalente alla metà del quattrocento in cui fu costruita solo la parte muraria bassa. Il resto della struttura fu edificato solo negli anni successivi, mentre l’aspetto attuale è il frutto di restauri ottocenteschi. Gli interni, affrescati, sono ormai in decadenza. Parte della cupola è crollata (Abruzzo - Italia) ⛪

One of the jewels of Faraone Vecchio (or Antico) is undoubtedly the Church of Santa Maria delle Misericordie. The building dates back to the mid-fifteenth century when only the lower part of the wall was built. The rest of the structure was built only in the following years, while the current appearance is the result of nineteenth-century restorations. The frescoed interiors are now in decline. Part of the dome has collapsed (Abruzzo - Italy) ⛪

Una de las joyas de Faraone Vecchio (o Antico) es sin duda la Iglesia de Santa Maria delle Misericordie. El edificio data de mediados del siglo XV cuando solo se construyó la parte baja de la muralla. El resto de la estructura se construyó solo en los años siguientes, mientras que el aspecto actual es el resultado de restauraciones del siglo XIX. Los interiores con frescos están ahora en declive. Parte de la cúpula se ha derrumbado (Abruzzo - Italia) ⛪
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🇮🇹 Ho visitato finalmente il borgo fantasma 🇮🇹 Ho visitato finalmente il borgo fantasma di Faraone Vecchio (o Antico), una frazione del comune di Sant’Egidio alla Vibrata. Il centro abitato venne abbandonato a partire dal 1965, a seguito di una scossa di terremoto che nel 1950 provocò danni ingenti a tutti gli edifici costringendo alla costruzione di un nuovo centro a poca distanza. Un arco dà il benvenuto al borgo, oltre la quale è situata la chiesa di Santa Maria delle Misericordie. Nel cuore del paese si trova il palazzo dei Baroni Farina, affrescato all'ultimo piano, che ospitò un convento di suore e successivamente un asilo (Abruzzo - Italia) 👻

I finally visited the ghost town of Faraone Vecchio (or Antico), part of the municipality of Sant’Egidio alla Vibrata. The inhabited center was abandoned in 1965, following an earthquake which in 1950 caused extensive damage to all the buildings, forcing the construction of a new center not far away. An arch welcomes the village, beyond which is the church of Santa Maria delle Misericordie. In the heart of the town is the Palazzo dei Baroni Farina, frescoed on the top floor, which housed a convent of nuns and later a kindergarten (Abruzzo - Italy) 👻

Por fin visité el pueblo fantasma de Faraone Vecchio (o Antico), parte del municipio de Sant’Egidio alla Vibrata. El centro habitado fue abandonado a partir de 1965, tras un terremoto que en 1950 provocó importantes daños en todos los edificios, obligando a construir un nuevo centro no muy lejos. Un arco da la bienvenida al pueblo, más allá del cual se encuentra la iglesia de Santa Maria delle Misericordie. En el corazón de la ciudad el Palazzo dei Baroni Farina, con frescos en el piso superior, albergaba un convento de monjas y más tarde una guardería (Abruzzo - Italia) 👻
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