
Se il Ladakh viene risparmiato dalla stagione dei monsoni (da giugno a settembre), la stessa cosa non si può dire per l’Himachal Pradesh e ne abbiamo avuto la riprova nella seconda parte del viaggio per raggiungere Manali.
La notte trascorsa nel campo tendato di Sarchu si è rivelata più fredda del previsto e sono stato costretto a dormire con due coperte pesanti più un leggero sacco a pelo. Ha addirittura nevicato sulle cime circostanti e la temperatura è scesa di molto rispetto a quella del giorno prima. Da Sarchu la strada s’inerpica tra greggi e cantieri. Quasi sempre a lavorare sono uomini provenienti dallo Stato del Bihar, arrivano in Ladakh alla ricerca di fortuna ma alla fine si devono accontentare di una vita fatta di spiccioli, sfruttamento e pessime condizioni di vita. Si procede in salita con le nuvole che si diradano e lasciano intravedere le cime innevate circostanti.

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Salendo verso il Bara-lacha La Pass |
Per i viaggiatori più intrepidi è possibile trovare ristoro in alcuni basici parachute cafè come quelli in località Bharatpur. Se il giorno precedente, durante il viaggio tra Leh e Sarchu sono stati superati i 5.000 metri con il Taglang La Pass anche in quest’altro itinerario si toccano quote elevate, per la precisione i 4.890 metri del Bara-lacha La Pass. Superato il passo comincia una lunghissima discesa che si sviluppa con stretti tornanti e curve cieche. Peccato per il maltempo, noi con la fitta nebbia abbiamo soltanto intuito quanto potesse essere bello il paesaggio in una giornata di sole. Gli unici elementi a noi visibili sono stati alcuni piccoli laghi di origine glaciale sotto il livello della strada come il Suraj Tal o il Vishaal Tal. Nonostante questo non è stato difficile incontrare indomiti ciclisti inerpicarsi in salita in direzione opposta.

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Bara-lacha La Pass |

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Nei pressi del Bara-lacha La Pass |
L’Himachal Pradesh ci ha dato il benvenuto con una vallata umida e verdeggiante dapprima con una vegetazione rada e poi con i primi alberi. L’effetto è stato particolarmente strano soprattutto dopo aver trascorso diversi giorni tra gli aridi e ocra paesaggi del Ladakh. Scendendo di quota la nebbia si è trasformata in pioggia e sono comparsi i primi guadi da superare con l’asfalto in buone condizioni solamente a tratti. Darcha è uno dei primi villaggi che si incontrano dopo il passo. La cosa più evidente nei pressi del centro abitato è un’impressionante frana che deve essere caduta negli anni passati ed ha addirittura cambiato il cammino del fiume Bhag.

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Ingresso nell’Himachal Pradesh |
Oltrepassato il centro abitato di Keylong la strada torna a peggiorare e ben presto comincia a costeggiare il fiume Chenab lasciando sulla destra un profondo strapiombo. Dall’altra parte del fiume si estendono invece alte montagne che, coperte in parte dalle nubi, lasciano trasparire i ghiacciai più alti incastonati e mostrano in tutto il loro splendore i verdi campi coltivati lungo i pendii. Con la pioggia ogni anfratto delle pareti rocciose circostanti si trasforma in cascate più o meno imponenti che trascinano con sè detriti e rocce. Superato il viaggio di Koksar la strada si inerpica tra continui tornanti verso i 3.978 metri del Rothang Pass. Per noi è stata la più difficile, nonché la più lenta camion e autobus incolonnati in un ingorgo apparentemente senza fine in quanto le piogge hanno riversato lungo la stretta carreggiata una quantità impressionante di fango. E pensare che anche qui abbiamo incrociato ciclisti, non oso pensare come abbiano fatto nella parte più brutta.

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Raggiungendo Koksar |


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Koksar |
Fino al Rothang Pass è un continuo sobbalzare all’interno del veicolo viste le condizioni della strada. In cima non ho osato uscire fuori dal mezzo eppure in tanti hanno sfidato il freddo e la pioggia battente per scattare una foto ricordo sul passo o sorseggiare una bevanda calda offerta da alcune donne. Oltre il Rothang Pass si estendono boschi di conifere, montagne rocciose ricoperte di vegetazione e cascate. Con il sole il panorama sarebbe stato incredibile. Manali ci ha accolti con traffico impazzito soprattutto alle porte del centro. È l’ultima tappa di un’estenuante giornata. La cittadina è molto frequentata dai viaggiatori per le possibilità di fare sport dei dintorni e per la presenza di villaggi hippy nelle zone circostanti. Per noi è stata invece una tappa interlocutoria, una breve pausa prima di tornare a Nuova Delhi.
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Salendo verso il Rothang Pass |
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Dopo il Rothang Pass |
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