Appena fuori il nucleo storico di Offida, adagiata su uno sperone roccioso, si trova il monumento più significativo del borgo medievale marchigiano, la chiesa di Santa Maria della Rocca. Fu costruita nel 1330 sulle fondamenta di un castello longobardo con annessa chiesetta di proprietà di Longino d’Azzone, un signore feudatario di origine franco-tedesca. Il possedimento è attestato da due lastre in piombo con riferimenti alla moglie e alla figlia del feudatario rinvenute all’interno della chiesa durante alcuni scavi realizzati nel 1972-73. La rocca fu ceduta dapprima all’Abbazia di Farfa e in seguito ai monaci benedettini che decisero per la demolizione e la ricostruzione del solo edificio religioso. I lavori furono affidati a un maestro di nome Albertino che costruì un monastero addossato alla chiesa. Oggi del monastero ne rimangono solo alcune tracce lungo il fianco meridionale del tempio. Una di queste è la fontana in travertino, oggi all’esterno ma un tempo al centro del chiostro. La chiesetta originaria fu inglobata nella nuova costruzione ed oggi a testimonianza di ciò rimangono dei corridoi presenti all’interno della cripta. Uno di questi fu utilizzato anche come cimitero durante la pestilenza del 1511. All’interno di una teca in vetro sono ancora visibili alcuni resti cimiteriali.
La cripta
Provenendo dal paese un viottolo e una scalinata conducono all’ingresso della chiesa. È facile immaginare tale entrata come quella principale ma in realtà è solamente l’accesso alla parte absidale e alla cripta, che insolitamente non è sotterranea bensì rialzata rispetto al terreno circostante. Si entra in un ambiente scandito da tre navate divise da due successioni di colonne e semicolonne in laterizio e travertino. Entrando nell’ambiente principale sono ben visibili le quattro colonne in stile lombardo che sorreggono arcate a tutto sesto e a sesto acuto. Le pareti presentano ancora alcuni degli affreschi del XIV secolo. Quelli meglio conservati si trovano nelle cappelle absidali. Molti dei dipinti murali sono attribuiti al cosiddetto Maestro di Offida, che proprio dalle attività qui svolte ha preso il suo nome convenzionale, e al Maestro Ugolino di Vanne.
Offida, chiesa di Santa Maria della Rocca. Cripta |
La chiesa
Una scala a chiocciola presente all’interno della cripta conduce all’interno della chiesa. Il piano superiore, ad una sola navata, è un tempio romanico-gotico in laterizio decorato da lesene lungo gli absidi e le pareti esterne. Le lesene scandiscono anche la facciata caratterizzata da un grande rosone in legno che si apre sul portale. Le pareti, che in origine erano completamente affrescate, conservano solamente alcune scene, la maggior parte databile tra il XIV secolo e gli inizi del successivo, lungo le pareti laterali e nel catino absidale. Ai già citati Maestro di Offida e Maestro Ugolino si aggiungono anche Fra’ Marino Angeli da Santa Vittoria, con La Madonna del latte con San Sebastiano, sulla parete sinistra Vincenzo Pagani, pittore del XVI secolo a cui è attribuita La Madonna col Bambino e Santo sul lato destro del transetto.
Offida, chiesa di Santa Maria della Rocca |
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