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Trascorrere l’ultimo dell’anno a La Coruña

Gennaio 1, 2017 · Manuel Santoro · 2 commenti

La Coruña, Darsena de La Marina

Organizzare il Capodanno all’ultimo momento: ✓

A due giorni dal nuovo anno non avevamo ancora un’idea precisa su dove festeggiare l’arrivo del 2017. Premettendo che la nostra base di partenza fosse la città di Vigo, in Galizia, abbiamo trascorso un intero pomeriggio nel pensare a possibili mete che facessero al caso nostro, ovvero con le seguenti caratteristiche: relativamente economiche, un minimo movimentate e raggiungibili in poche ore. Il risultato? Madrid…troppo costosa, Santiago de Compostela…feedback modesti, Oporto…hotel quasi tutti al completo. Ecco perchè la nostra scelta è caduta su La Coruña. Non conoscevamo nessuno che fosse stato qui a Capodanno e ci siamo fidati del nostro intuito. Com’è andata? Beh, la città è molto carina, da vedere e scoprire lentamente, mentre per quanto riguarda i festeggiamenti La Coruña non è certamente la migliore località per aspettare la fatidica mezzanotte, sempre che non si decida di partecipare ad un party esclusivo organizzato da hotel pluristellati o in qualche discoteca. In piazza non aspettatevi niente organizzato dal Comune. Di questo vi parlerò più avanti in dettaglio.
Cosa vedere a La Coruña. Possibile itinerario
Siamo arrivati in città alle prime luci del mattino, con tutto il tempo a disposizione per visitarla con calma. A La Coruña abbiamo alloggiato presso l’Hotel Ibis Style, una moderna ed economica struttura a quattro stelle (25 euro a testa con prima colazione inclusa) in posizione non proprio centrale. Devo ammettere che prenotando la camera mi aspettavo una struttura meglio ubicata ma l’hotel dispone nelle vicinanze di una fermata dell’autobus (n°11) che conduce direttamente in centro in circa mezz’ora. Scesi nei pressi di Plaza de Pontevedra, da lì abbiamo cominciato il nostro percorso a piedi raggiungendo la pedonale Calle Real. La Calle Real è un po’ il cuore di La Coruña, una delle più antiche e una delle principali a livello commerciale con negozi e cafè che si dislocano ovunque. Molte delle abitazioni che si affacciano lungo la via sono inoltre decorate con le tipiche gallerie bianche vetrate. Da Calle Real ci siamo spostati sulla Avenida do Porto (fino a poco tempo fa Avenida Alférez Provisional) che, insieme all’antistante Darsena de la Marina, rappresenta una delle cartoline più emblematiche della città. Tutti gli edifici mostrano le caratteristiche facciate in vetro e disegni artistici progettate dell’architetto Juan de Ciórraga alla fine del XIX secolo.

La Coruña, Darsena de La Marina
La Coruña, Darsena de La Marina

Avenida do Porto conduce in breve in Plaza de Maria Pita, una grande piazza pedonale intitolata all’eroina María Pita, che salvò la città durante l’assedio degli inglesi capitanati da Francis Drake nel 1589, dando l’allarme e fermando il portabandiera inglese. Si tratta di uno spazio molto ampio, racchiuso su tre lati da edifici con gallerie e arcate, mentre il quarto è occupato dal Palazzo Municipale. Plaza de Maria Pita è anche la porta d’ingresso alla città vecchia. Da qui vicoli e stradine s’inerpicano verso il nucleo più antico di La Coruña che ospita alcune delle residenze e dei palazzi nobiliari più importanti.

La Coruña, vicoli nella città vecchia
La Coruña, vicoli nella città vecchia

Solo per citarne alcuni: il Palazzo dei Marchesi San Martín de Hombreiro nella calle del Parróte, il Palazzo Cornide di fronte alla plaza de Santa María o il Palazzo familiare della scrittrice Doña Emilia Pardo Bazán, ora sede della Real Academia Galega, nella calle Tabernas. Ciò che mi ha colpito di più della città vecchia sono sicuramente le chiese. La prima da noi incontrata è stata la chiesa di Santiago nell’omonima calle. Vincolata all’origine medievale della città è invece la Collegiata di Santa Maria del Campo, edificata nel XIII secolo. La cappella della Vergine del Rosario, patrona di La Coruña, è situata all’interno del convento di Santo Domingo. In ultimo, il convento di Santa Barbara venne fondato nel tardo Medioevo da una comunità femminile francescana, entrata nell’ordine di Santa Clara a partire dal 1912. Dalla città vecchia ci siamo spostati più in basso, verso la zona del Perrote, con il bastione di San Carlos, il castello di San Antón (nei pressi del porto sportivo de las Animas) e le tre porte (Parrote, el Clavo e San Miguel).

La Coruña, chiesa di Santiago
La Coruña, chiesa di Santiago
La Coruña, chiesa di Santiago
La Coruña, chiesa di Santiago
La Coruña, puerto deportivo de las Animas
La Coruña, puerto deportivo de las Animas
 La Coruña, castello di San Antón
La Coruña, castello di San Antón

Una visita di La Coruña non può dirsi completa senza il suo monumento simbolo, la Torre de Hercules, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2009. La Torre può vantare due primati d’eccezione, si tratta del faro romano più antico al mondo oltre ad essere l’unico tuttora in funzione. Costruito nella seconda metà del secolo I da un architetto di Coimbra di nome Gaio Sevio Lupo, la sua luce è sempre stata un punto di riferimento per i marinai in navigazione. Ciò che vediamo oggi non è la sua conformazione originaria in quanto il rivestimento esterno è opera di Eustaquio Giannini, nel secolo XVIII. Per raggiungerla è necessario percorrere un lungo viale in leggera salita, la costruzione si erge infatti su colle a 60 metri d’altezza. Il panorama, in una giornata di sole, come quella che abbiamo incontrato noi è semplicemente splendido, con la vista che spazia dall’oceano al vicino Parco Scultoreo all’aria aperta.

La Coruña, Torre de Hercules
La Coruña, Torre de Hercules
La Coruña, vista dalla Torre de Hercules
La Coruña, vista dalla Torre de Hercules
La Coruña, vista dalla Torre de Hercules
La Coruña, vista dalla Torre de Hercules

La mezzanotte a La Coruña. La mia esperienza

È vero, siamo partiti impreparati ma contavamo di trovare qualcosa organizzato dal Comune. Invece La Coruña ha lasciato ai privati ogni singola iniziativa, in gran parte hotel con cene di gala e discoteche. In serata ci siamo recati in centro sperando di trovare un ristorante aperto (consigliati dalla gente del posto) ma invece di trovare una città in fervente attesa per la mezzanotte abbiamo incontrato la piazza principale, Plaza de Maria Pita e le vie circostanti praticamente deserte. La maggior parte delle persone ha scelto infatti di trascorrere il Capodanno nelle proprie abitazioni. Dico la verità, per un attimo abbiamo pensato di rimanere senza cena. Nella zona più importante di La Coruña abbiamo incontrato solamente quattro ristoranti aperti, di cui due al completo, uno disponibile con un menu per persona di 100 euro (!!!) e un sushi bar. La nostra scelta, seppur con un po’ di scetticismo, è inevitabilmente ricaduta su quest’ultimo, il Ginza Sushi Bar per la precisione, in Plaza Maria Pita. Siamo rimasti contentissimi, prezzi contenuti e soprattutto cibo fresco e ottimo. La mezzanotte è arrivata quasi senza rendercene conto, seguita dal rumore di pochi petardi. All’esterno la città è rimasta quasi deserta sino all’una, quando abbiamo deciso di tornare in hotel in taxi. Il tassista ci ha riferito che di lì a poco le vie si sarebbero affollate. Conclusione: probabilmente si è rivelata una serata sottotono dal punto di vista dei festeggiamenti ma quando si è in compagnia di persone piacevoli tutto passa in secondo piano.

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Commenti

  1. Unknown dice

    Gennaio 27, 2017 alle 1:35 pm

    Gracias por lo de buena compañía <3 Ti amo!

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Gennaio 28, 2017 alle 3:04 pm

      Io ti amo amore, non sai quanto!

      Rispondi

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Chi è Manuel Santoro

Blogger, tour leader e digital creator.
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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦 Non lontano da Tizou 📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦

Non lontano da Tizourgane, lungo la strada che porta ad Aït Baha vi sono i resti di un'antica Kasbah. Poche sono le informazioni a riguardo sul web. Una pagina in tedesco la chiama Tioulit, un antiquario nelle vicinanze ne parla come Efrl. Oggi è un luogo senza tempo dove perdersi tra le antiche strutture oggi in rovina (Souss Massa | Marocco) 🏚

Not far from Tizourgane, along the road to Aït Baha, are the remains of an ancient kasbah. There is little information about it on the web. One page in German calls it Tioulit, a nearby antique dealer speaks of it as Efrl. Today it is a timeless place to get lost among the ancient structures now in ruins (Souss Massa | Morocco) 🏚

No lejos de Tizourgane, en la carretera hacía Aït Baha, se encuentran los restos de una antigua kasbah. Hay poca información al respecto en la web. Una página en alemán lo llama Tioulit, un anticuario cercano habla de éste como Efrl. Hoy es un lugar atemporal para perderse entre las antiguas estructuras ahora en ruinas (Souss Massa | Marruecos) 🏚

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