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Ostuni, la “città bianca” del Salento

Giugno 15, 2017 · Manuel Santoro · 2 commenti

Ostuni
Vi ho già raccontato delle mie estati vissute a Locorotondo soprattutto durante la mia infanzia. Spesso mi è capitato di percorrere in direzione sud la Strada Statale 379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne per raggiungere una delle tante località del Salento o anche solo per trascorrere una giornata al mare, nell’Area Marina Protetta Torre Guaceto. La mia attenzione è sempre stata catturata da una cittadina in lontananza, Ostuni. La “città bianca” appare all’improvviso, arroccata su tre colli. Il sole si riflette sulle chianche lisce delle abitazioni, ai piedi del centro abitato una corona di ulivi. Qualche anno fa ho visitato per la prima volta Ostuni, una passeggiata di una manciata di ore nel centro storico. Devo ammettere che questa è stata una visita molto veloce. Ecco perchè ho voluto ritornarci, stavolta pernottando nelle sue vicinanze. Per l’occasione ho scelto la Masseria Cappuccini, una dimora di charme immersa nel verde della campagna pugliese, a 13 km dal cuore di Ostuni. Non capita tutti i giorni di dormire in uno scenario così, tra uliveti e muri a secco, e per di più in un antico trullo del 1800 in quella che un tempo era un’azienda agricola.
Ostuni, città bianca
Ostuni, città bianca
È possibile visitare il centro storico di Ostuni anche nell’arco di una mezza giornata. Io ho lasciato l’auto nel parcheggio in via Salvatore Tommasi e da lì ho cominciato a risalire il nucleo più antico della città percorrendo le sue strette e caratteristiche viuzze imbiancate a calce. Se Ostuni è conosciuta con il nome di “città bianca” è proprio per via del suo caratteristico centro storico, un tempo interamente bianco, oggi solo parzialmente.
Di seguito potrete farvi un’idea dell’itinerario da me seguito ad Ostuni ed i principali monumenti.
COSA VEDERE AD OSTUNI

Chiesa del Carmine
La chiesa del Carmine si trova nelle vicinanze del parcheggio di via Salvatore Tommasi. Caratterizzata da un’elegante facciata neoclassica che contrasta con il bianco del borgo antico, la sua costruzione originaria è risalente all’XV secolo quando questa era dedicata alla Madonna della Misericordia. L’attuale aspetto è dovuto alla ristrutturazione del 1891.
Ostuni. La Chiesa del Carmine in basso
Ostuni. La Chiesa del Carmine in basso
Mura difensive di Ostuni
Salendo verso il centro storico dalla chiesa del Carmine si incontrano quelle che un tempo erano le mura difensive della città. Fu durante il periodo Aragonese che la città venne cinta da possenti mura difensive intervallate da torrioni circolari. Quattro erano le porte di accesso, delle quali attualmente restano Porta Nova, risalente al XII secolo e Porta San Demetrio del XIII secolo. 
Ostuni, mura difensive
Ostuni, mura difensive
Vicoli del centro storico
Il centro storico è un gioiello da esplorare senza una meta ben precisa, o quasi. Gli stretti vicoli sono un susseguirsi di abitazioni tradizionali, botteghe e ristorantini, un labirinto di strade strette, tortuose che ricordano vagamente l’atmosfera di un isola greca. Chiunque visiti la “Città bianca” non può desistere dall’inoltrarsi nel centro storico lasciandosi sopraffare dalla curiosità.
Ostuni, vicoli nel centro storico
Ostuni, vicoli nel centro storico
Ostuni, vicoli nel centro storico
Ostuni, vicoli nel centro storico
Ostuni, vicoli nel centro storico
Concattedrale di Ostuni
Nella parte alta del centro storico la Concattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, fu eretta durante il vescovato di Nicola Arpone, tra il 1437 e il 1470, e terminata solamente nei primi vent’anni del secolo successivo. Gli interni presentano una pianta a croce latina e tre navate. La facciata si presenta con tre portali sormontati da altrettanti tre rosoni.
Ostuni, Concattedrale
Ostuni, Concattedrale
Palazzo Vescovile e Arco Stoppa
Affacciato nella piazzetta antistante la Concattedrale il Palazzo Vescovile, costruito intorno al 1560 e riedificato nell’XVIII secolo, è unito al vicino Palazzo del Seminario dall’Arco Stoppa. Due sono gli elementi della costruzione originaria giunti sino a noi: i sotterranei, che un tempo ospitavano le prigioni, e lo stemma della regina Isabella d’Aragona, in antichità feudataria di Ostuni.
Ostuni, Arco Stoppa
Ostuni, Arco Stoppa
Palazzo Municipale di Ostuni
Scendendo dal centro storico lungo via Cattedrale è possibile incontrare sulla destra, in Piazza della Libertà, l’odierno Palazzo Municipale. Originariamente dimora trecentesca dei Padri Francescani Conventuali, l’edificio cambiò destinazione d’uso a seguito delle prime soppressioni degli ordini religiosi per divenire nel 1887 Palazzo di Città. La facciata è stata realizzata in stile neoclassico e presenta sulla sommità un orologio sul quale è ben visibile lo stemma di Ostuni.
Ostuni, Palazzo del Municipio
Ostuni, Palazzo del Municipio
Colonna di Sant’Oronzo
Sempre in Piazza della Libertà, la Colonna di Sant’Oronzo è uno degli esempi migliori di barocco pugliese. Alta circa 30 metri, la colonna fu eretta come ringraziamento al santo, la cui statua è situata sulla sommità, per averli protetti dal contagio della peste che in quel periodo imperversava.
Ostuni, Colonna di Sant'Oronzo
Ostuni, Colonna di Sant’Oronzo

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Commenti

  1. Unknown dice

    Giugno 20, 2017 alle 1:09 pm

    Mi manca!

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Dicembre 4, 2017 alle 5:02 pm

      Merita sicuramente almeno una gita di giornata!

      Rispondi

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🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei 🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei secoli hanno visto l’incontro di numerosi popoli e culture, a partire dall’invasione dei Saraceni, dei Bizantini, dei Normanni che contribuirono allo sviluppo della città come fecero poi Svevi ed Angioini. Tursi è divisa in diversi Rioni, ciascuno ben delimitato e con precise peculiarità. Il più antico e famoso di questi è il Rione Rabatana, di origine arabo-saraceno (Basilicata - Italia) 🏘

Over the centuries, the hills around Tursi have witnessed the encounter of numerous peoples and cultures, starting with the invasion of the Saracens, the Byzantines and the Normans, who contributed to the development of the city, as did the Swabians and Angevins. Tursi is divided into several districts, each one well defined and with precise peculiarities. The oldest and most famous of these is the Rione Rabatana, of Arab-Saracenic origin (Basilicata - Italy) 🏘

A lo largo de los siglos, las colinas que rodean Tursi han sido testigo del encuentro de numerosos pueblos y culturas, empezando por la invasión de los sarracenos, los bizantinos y los normandos, que contribuyeron al desarrollo de la ciudad, al igual que los suevos y los angevinos. Tursi está dividida en varios distritos, cada uno bien definido y con peculiaridades precisas. El más antiguo y famoso es el Rione Rabatana, de origen árabe-sarraceno (Basilicata - Italia) 🏘
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Pennapiedimonte. In the wild Avello valley, between canyons and waterfalls (Abruzzo - Italy) 🌳

Pennapiedimonte. En el salvaje valle de Avello, entre cañones y cascadas (Abruzzo - Italia) 🌳
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