La chiamano “città eterna”. Una definizione che fa di Roma una capitale unica, senza tempo, proprio per il suo fascino e il suo passato. Chi come me ha la fortuna di averla vicina ha la possibilità di visitarla e viverla più volte in tutti suoi aspetti.
Ogni viaggio – mi piace chiamare così il mio peregrinare in terra romana – è un’esperienza unica e magica. Il mio consiglio è quello di trascorrere più giorni ed assaporare con cura e calma ogni dettaglio della città, programmando gli itinerari in funzione della storia e dell’arte, magari abbinandoci anche la parte gastronomica di cui Roma può andare fiera. Innumerevoli i luoghi da non mancare, quelli in grado di stupire e affascinare per bellezza e unicità.
Se dovessi stilare un elenco delle mie preferenze citerei: Piazza Navona, Piazza della Rotonda, con il famoso Pantheon, Piazza di Spagna, il Foro Romano, l’immancabile Fontana di Trevi, Piazza del Popolo e, infine, per gli amanti dello shopping, via Condotti. Chiaramente sottintendendo il Colosseo.
Per una serata romantica in compagnia della propria metà imperdibili sono la terrazza del Gianicolo, le terme di Caracalla e, per una gita fuori porta, i suggestivi paesini dei Castelli Romani, raggiungibili in pochissimo tempo.
Personalmente la sera amo frequentare i quartieri che ancora oggi rappresentano la vera anima di Roma, in particolare Trastevere e Testaccio, alla ricerca di vicoli caratteristici dove vivere la romanità pura e scovare tipici localini dove gustare le specialità culinarie locali: spaghetti alla carbonara, rigatoni con la pajata, coda alla vaccinara e l’abbacchio, tanto per citare alcuni piatti.
Soggiornando a Roma sarebbe imperdonabile non andare a Città del Vaticano. Una piccola città-stato dove ammirare autentici capolavori architettonici unici al mondo, a partire dalla Basilica di San Pietro e dalla Cappella Sistina. Perché poi non rilassarsi nell’oasi di pace dei Giardini Vaticani.
Consiglio vivamente una visita culturale ai Musei Vaticani. Sono sicuro, ne rimarrete estasiati. Fondati da papa Giulio II nel XVI secolo occupano un’estesa porzione del cortile del Belvedere. Ho ammirato i suoi interni, testimoni di una delle più grandi raccolte d’arte al mondo, opere acquisite nel tempo dai vari papi a partire dalla creazione. Durante il percorso è possibile ammirare la già citata Cappella Sistina, un’incredibile volta dipinta da Michelangelo, e gli appartamenti papali affrescati da Raffaello.
Sono chiamati Musei Vaticani perché comprendono l’insieme dei musei e degli archivi dei Palazzi Vaticani. Organizzare una visita vorrebbe dire osservare le varie sezioni, organizzate in base al periodo storico e alle opere custodite. Potrete immergervi nell’arte romana o etrusca, far un viaggio in quella greca, per poi spostarvi in Egitto…
A mio modesto parere dedicherei tempo alla Pinacoteca Vaticana, custode di opere come quelle di Raffaello, Giotto, Leonardo, Caravaggio. Solo per citarne alcuni. Concederei spazio al Museo Pio-Clementino, fondato da Clemente XIV, con le sue opere antiche greche e romane. Oppure il Museo Missionario-Etnologico e le sue testimonianze di carattere religioso provenienti dall’estero. Il Museo Gregoriano Egizio accoglie invece una immensa collezione di reperti dell’antico Egitto, tra cui mummie, papiri ed il famoso Libro dei Morti. Gli appassionati dell’arte etrusca non dovrebbero perdere il Museo Gregoriano Etrusco, otto gallerie dall’immenso valore artistico. Il Museo Filatelico e Numismatico, per i cultori del settore, è una vera chicca. Inaugurato nel 2007 vede al suo interno due sezioni, una appunto filatelica con preziose rarità, ed una numismatica con collezioni di monete dal 1929 ad oggi.
Elencare qui tutte le opere sarebbe impossibile. Suggerirei solamente di acquistare per tempo i biglietti ai Musei Vaticani, in modo da risparmiare tempo e anche salute, evitando code e, soprattutto, un viaggio a vuoto.
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