L’idea di trascorrere una notte a Villahermosa, capitale dello stato di Tabasco, è nata per evitare un tratto di strada rischioso durante il mio trasferimento verso il Chiapas, tale Palenque-Ocosingo, spesso preso d’assalto da gruppi di banditi. Peccato che la stessa Villahermosa sia considerata una delle città più pericolose del Messico con una media di circa 300 rapine al giorno, almeno per l’anno 2018. Il benvenuto in città non è stato certo ben augurante: una donna presente nel taxi colectivo che mi ha condotto dal terminal degli autobus al centro cittadino mi ha consigliato di prestare molta attenzione durante i miei spostamenti serali e a piedi, se non nelle zone più centrali che fino ad una certa ora sono sorvegliate da polizia e guardie giurate. In effetti muovendosi nel centro l’atmosfera che si respira non è una delle più rassicuranti: quasi tutte le attività sono sorvegliate da vigilantes privati armati. In ogni caso se anche voi decidiate di fermarvi a Villahermosa il mio consiglio è quello di scegliere come me una struttura centrale per trascorrere la notte. Mi sono fermato all’Hotel Miraflores, un hotel tre stelle ubicato in una strada pedonale, Calle Reforma n°304, circondata da negozi e ristoranti. La camera si è rivelata molto ampia e sufficientemente pulita. Molto comoda la scrivania che ho utilizzato per i miei lavori al computer. Situata ai piani alti dell’hotel, l’abitazione offre anche una vista panoramica su parte della città, peccato solo per un bruttissimo palazzo che ne ostruisce il campo visivo. Da qui ho ammirato una delle tormente più intense che abbia mai visto, con continui lampi e fulmini che illuminavano a giorno la camera. Il wi-fi, gratuito, è funzionante ed offre una buona velocità. Al mattino la colazione è variegata ed è servita nel ristorante all’ingresso. Lo stesso ristorante offre pasti anche a pranzo e cena.
Villahermosa, vista dall’Hotel Miraflores |
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