Su questo blog vi ho parlato spesso del Messico, ma oggi ho invitato i ragazzi e le ragazze del team di Utravel, realtà specializzata nella creazione di viaggi per gli Under30, a raccontare la loro prospettiva su questo bellissimo paese. Ecco i loro consigli:
Se anche tu hai un taccuino con una lista dei paesi da visitare prima dei trent’anni sappiamo che probabilmente il Messico ne fa già parte. In caso contrario sappi che oltre a sole, mare, e spiagge caraibiche questo paese regala molto di più. In Messico infatti sono moltissimi i siti archeologici in cui scoprire l’architettura e la cultura delle antiche civiltà che l’hanno popolato, come Maya e Aztechi. Il territorio inoltre è ricco di paesaggi unici, molti dei quali sono stati nominati Riserve della Biosfera dall’UNESCO. E poi ancora vale la pena scoprire la cultura unica nata dall’incontro tra nativi e coloni, che si esprime nelle tradizioni, nella musica, nelle feste e nel cibo messicano rinomato in tutto il globo (da assaggiare almeno una volta nella sua versione originale). Infine, un altro punto a favore è sicuramente la cordialità degli abitanti, spesso pronti ad accogliere i turisti con il sorriso.
Partiamo quindi dalla domanda principale per organizzare il proprio viaggio in Messico: quando andare? Il periodo migliore è in generale quello che va da ottobre a maggio, che permette di evitare sia il periodo di caldo più intenso e la stagione di cicloni e uragani.
Riguardo invece al dove andare in Messico, è difficile consigliare un solo posto, anche considerando l’estensione di questo paese. Per chi va in Messico per la prima volta e vuole avere un assaggio delle spiagge più belle, oltre che la possibilità di visitare i resti delle civiltà native e di vivere il territorio, noi consigliamo la penisola dello Yucatán, che è sicuramente tra le zone più turistiche del paese ma anche tra le più dense di questi elementi. Questa caratteristica permette quindi ai viaggiatori di creare un itinerario articolato anche nel caso in cui non si abbia a disposizione una vacanza molto lunga, perché le tappe hanno distanze relativamente brevi tra loro.
Se ti sei convinto a partire per questo favoloso paese, ecco alcuni consigli su cosa vedere assolutamente in Messico e in particolare nell’area dello Yucatán.
Primo viaggio in Messico? Ecco cosa non perdere
Ecco cinque attività che secondo noi non possono mancare assolutamente nel caso di un viaggio in Messico!
Visitare le rovine dell’antica civiltà Maya
Sul territorio messicano sono conservate ancora moltissime tracce delle civiltà che ne hanno abitato il territorio prima della conquista spagnola. Una di queste sono i Maya, il popolo che oggi colleghiamo soprattutto ai loro peculiari templi a forma di piramide, ma che si è scoperto avere abilità matematiche e astronomiche incredibilmente avanzate. Tra i siti archeologici che vale sicuramente la pena visitare c’è Tulum, in cui si trovano i resti di una cittadina Maya e dei suoi templi a picco sul mare, che sono costeggiati da una bianchissima sabbia caraibica. Si tratta di un’area perfetta per chi vuole unire cultura e relax: oltre a spiagge bellissime, come la rinomata Playa Paradiso, qui si trovano anche alcuni dei Cenotes (grotte di origine calcarea) più affascinanti del paese.
Tra i siti archeologici poi non può assolutamente mancare una tappa alla celebre Chichén Itzá, un’area di tre chilometri quadrati in cui si trovano le rovine di una delle maggiori città di epoca Maya. Per la sua bellezza Chichén Itzá fa parte della lista delle sette meraviglie del mondo moderno ed è anche stato inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il simbolo di quest’area archeologica è la piramide di Kukulkan, il tempio dedicato al “dio Serpente Piumato”. Se si ha la fortuna di visitarla durante gli equinozi si potrà osservare la luce che battendo sui gradini della piramide forma proprio una lunga ombra che ricorda la sagoma di un serpente. In questo sito archeologico inoltre è conservato uno dei campi di pelota meglio conservati del continente.
Vivere la città di Mérida
Mérida è la capitale della regione dello Yucatan, e una delle città che testimonia con la sua architettura il periodo coloniale spagnolo. Mérida è stata ricostruita a partire da T’ho, un’antica città Maya, e ora è caratterizzata da edifici variopinti che affiancano cattedrali e palazzi coloniali. Sicuramente da non perdere è il centro storico, dove si trova la Cattedrale di San Ildefonso, costruita 1598 e considerata la più antica di tutte le Americhe.
Qui a Mérida vale la pena anche partire all’insegna di un viaggio gastronomico in una tradizione culinaria considerata unica. Le sue influenze infatti mescolano le tradizioni dell’antica cucina Maya con la cucina spagnola, con quella caraibica e con quella messicana. Consigliamo anche di fare un tour nei mercati della città e lasciarsi tentare dai coloratissimi frutti esotici presenti sui banchetti dei venditori.
Scoprire le incontaminate riserve naturali
Lo stato del Messico gode di alcuni dei panorami naturali più belli al mondo. Gli amanti delle immersioni per esempio non possono perdersi il Sistema Dos Ojos, un complesso di grotte sotterranee ancora in via d’esplorazione che riceve acqua dall’Oceano. Le rocce che fanno da filtro rendono le loro acque estremamente limpide e pulite, caratteristica che le rende ideali per le immersioni e lo snorkelling (insieme alla temperatura dell’acqua che si aggira mediamente intorno ai 25 gradi).
Per chi invece preferisce la terraferma consigliamo Sian Ka’an, la riserva della biosfera inserita dall’UNESCO nei patrimoni dell’umanità. Un’escursione in questa riserva permette di osservare moltissime specie diverse di animali, tra cui delfini, tartarughe e coccodrilli, oltre che una grande varietà di uccelli. La riserva comprende anche spiagge finissime e persino una barriera corallina, rendendolo un’ottima opzione anche per chi non perde mai l’occasione per fermarsi ad osservare le onde.
Rilassarsi a Valladolid
Valladolid è un’altra delle città in cui si riflette la storia coloniale del paese. Anche in questo caso quindi tra i luoghi più ricchi di cultura c’è sicuramente il centro ricco di edifici storici civili e religiosi, come per esempio la Catedral de San Servacio. Un edificio davvero unico è poi la Iglesia de Uayma, un ex convento coloratissimo le cui mura esterne sono completamente dipinte e decorate.
Un’altra delle ragioni per fare tappa a Valladolid è che qui rispetto alle altre grandi città della zona si vive un’atmosfera più calma e rilassata, perfetta per chi vuole vivere un ambiente meno turistico. E chi vuole prendersi una pausa dal caldo nel centro della città può rinfrescarsi facendo un bagno a Zaci, uno dei tanti Cenotes del paese, meravigliose piscine naturali sotterranee dalla limpida acqua turchese. Nel caso in cui la calura la rendesse particolarmente affollata però se ne trovano altre due a breve distanza: i Cenote Samula e Dzitnup.
Divertirsi tra mille attrattive di Cancún
È arrivato il momento di godersi un po’ di relax in spiaggia: tra le più rinomate dell’area di Cancún troviamo Playa Norte e Play Delfines. Spiaggia finissima, acque turchesi, palme che ondeggiano al vento: se questa è la tua idea di paradiso è qui che la potrai trovare. Ma Cancún racchiude molto altro; sicuramente merita una visita la laguna di Nichupté, un particolarissimo ecosistema naturale composto da diversi tipi di mangrovie abitate da specie selvatiche come iguane e tartarughe.
Sebbene non della stessa imponenza di Tulum e Chichén Itzá anche all’interno di Cancún si trova un sito archeologico risalente all’epoca Maya: si tratta di El Rey, dove si trovano alcune rovine di un antico villaggio, anche in questo caso non molto lontano dalla costa. Ma qui non si trova solo la storia ad attendere i visitatori: il sito infatti è abitato da una colonia di iguana spesso appostati sugli edifici risalenti all’antica civiltà centroamericana.
Chi invece vuole aggiungere l’arte al proprio itinerario in questa città può trovare un museo l’unico nel suo genere, e cioè l’Underwater Museum. Pensato per allontanare i troppi diver dalla vicina barriera corallina, il MUSA è un vero e proprio museo sott’acqua, visitabile tramite immersione, che conta più di 500 statue pensate per rimanere perfettamente conservate in queste particolari condizioni.
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