
Tra i sentieri escursionistici più frequentati del Parco Nazionale della Maiella è sicuramente da citare quello che conduce alla cascata di San Giovanni, situata nei dintorni di Guardiagrele, nella valle della Vesola.
Ciò che rende il posto così frequentato è il fatto che il posto sia raggiungibile attraverso una passeggiata relativamente lunga ma senza particolari dislivelli. Stiamo parlando di 555 metri di dislivello circa distribuiti in 10 km totali per un trekking ad anello che si snoda nel settore nord orientale dell’area protetta.
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Il sentiero per la cascata di San Giovanni
Il sentiero F2 comincia a Bocca di Valle, nei pressi del sacrario dedicato ad Andrea Bafile. A Bocca di Valle vi è la possibilità di parcheggiare l’auto lungo la strada, a breve distanza dall’imbocco del percorso e nei pressi di una fontanella dove è possibile abbeverarsi. La prima parte è molto agevole, percorribile anche da persone diversamente abili.
Si procede in leggera salita all’interno di un bosco misto. Ciò che colpisce è l’odore aromatico della vegetazione mentre si cammina. Tra gli alberi, oltre agli immancabili faggi, si possono notare anche i castagni che sulla Maiella non sono poi così frequenti.

Il sentiero procede dapprima alla sinistra del torrente Vesola, poi sulla destra. Lo scambio avviene in località “Cannellucce” quando si supera una piccola sorgente che esce da una parete rocciosa. Proseguendo nella faggeta si raggiunge un bivio e continuando all’interno della valle è possibile arrivare alla meta finale, il salto principale della Cascata di San Giovanni. Qui il torrente Vesola compie due poderosi salti, di cui uno di 35 metri e l’altro, più in alto, di 15 metri.
Piccole curiosità della zona riguardanti flora e fauna: è stata segnalata nella zona la rara pianta carnivora Pinguicola fiorii; inoltre nel torrente si riproduce la Salamandrina Perspicillata o dagli occhiali. É un piccolo animaletto che può misurare dai 7 agli 11 cm, coda compresa, con una colorazione particolare. La pancia è bianca con macchioline nere mentre la coda e le zampe sono rosse, il tutto per scoraggiare eventuali predatori.
Dalle cascate si torna indietro sino al bivio e si prende la via opposta, a destra, dove il sentiero risale un crinale e scende verso le radure della “Piana della Civita”. La discesa continua fino al punto di partenza.

Il consiglio
Il mio consiglio è quello di abbinare l’escursione alla visita del centro storico di Guardiagrele. Provare le “sise delle monache“, il dolce tipico, è d’obbligo. Da visitare la collegiata di Santa Maria Maggiore, la chiesa di San Nicola Greco, la Porta San Giovanni e le botteghe artigiane del ferro battuto.
Scheda tecnica
Distanza: 10,1 km ca a/r.
Dislivello positivo: 555 metri ca.
Altitudine minima: 645 metri ca.
Altitudine massima: 1135 metri ca.
Tempo complessivo: 4h00 ca. a/r
Tipo di percorso: ad anello
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