Non conoscevo questa iniziativa prima della nomination di Martina di Pimp My Trip. Una bella idea di Stefania del blog Diqua&Dilà nel quale raccontare tre azioni personali quotidiane che nel loro piccolo contribuiscono a rendere il mondo un posto migliore. Devo ammettere che non sono abituato a parlare di me stesso, ho sempre avuto difficoltà, d’altronde basta leggere i miei articoli, freddi e descrittivi. Cercherò di fare un’eccezione, lasciando “parlare” per un po’ la mia tastiera. Per una volta proverò ad aprirmi tralasciando le negatività ed i difetti, raccontando tre aspetti del mio essere viaggiatore di cui invece vado fiero.
1 – Viaggio indipendente
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Perù, Machu Picchu |
Eh si, non ho mai preso parte ad un viaggio organizzato di qualche tour operator nè ho alloggiato in qualche villaggio turistico. Tutti i miei viaggi sono frutto di un’accurata (forse troppo) pianificazione prima della partenza. Da qualche anno poi, dopo alcune vacanze con gli amici, ho sfatato il tabù del viaggiare da solo. Prima della partenza del mio primo viaggio in solitaria in sud America ogni qual volta che parlavo con qualcuno sentivo ripetere la solita domanda: “ma perchè proprio da solo?”. Ebbene, si è rivelato un viaggio che ricorderò per tutta la vita…
2 – Mi adatto facilmente
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Marocco, accampamento beduino a Merzouga |
Il mondo è bello perchè vario. Capisco che non siamo fatti tutti allo stesso modo ma ho conosciuto persone che in vacanza si rifiutavano di dormire in hotel più che dignitosi per piccole sottigliezze o che si ostinavano ad utilizzare l’Amuchina in qualsiasi situazione. Nel mio piccolo vado fiero del mio spirito di adattamento. Ho dormito in squallidi ostelli del sud America, su scomode panchine d’aeroporto, in Marocco in una tenda beduina su un polveroso materasso non lavato da chissà quanto tempo, ma mai mi sono fatto problemi.
3 – Non mangio in catene internazionali
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Perù, nei pressi di Puno. Patate con argilla |
E’ più forte di me, non riesco a tollerare chi, in Paesi stranieri, si reca in posti come McDonald’s o Burger King per mangiare. Prediligo sempre piccoli ristoranti del posto a conduzione famigliare. Una delle cose più belle di un viaggio è proprio quella di provare nuovi piatti, di sperimentare cibi che a casa nostra non si trovano. Mai avrei immaginato di mangiare in Perù patate immerse nell’argilla o carne d’alpaca se non avessi avuto questa mentalità.
Belli i tuoi tre #NevadoFiero Manuel! Li condivido al 100%. Adesso che ci penso però -mannaggia- dovrò pensarne altri tre! Grazie per la "nomination"! 🙂
ahah allora sarò ancor più curioso di sapere quali sono i tuoi #NeVadoFiero!
Originale il terzo punto e soprattutto sono d'accordissimo con te… una delle cose che più adoro del fatto di viaggiare, è proprio poter provare cucine diverse!
Concordo totalmente, magari andando alla ricerca quel localino un po' nascosto frequentato dalla gente locale.
Che bella questa idea. I tuoi tre punti potrebbero essere i miei, sono d'accordo in tutto (io però ogni tanto cedo e un hamburger lo mangio volentieri…)
Perchè no un hamburger, magari in un ristorantino locale 😉
son proprio come te, sai?
Potrei aver scritto io questi 3 NeVadoFiero!
Bravo, anche io detesto le catene internazionali 🙂
Grazie grazie. Mi fa piacere che ci siano persone che la pensino allo stesso modo! 😀