Abbiamo deciso di raggiungere il Parco Nazionale del Chitwan inserendo una inaspettata sosta intermedia lungo il percorso per fare rafting lungo il fiume Trisuli. Sono diverse le agenzie di Pokhara che vendono questi pacchetti a prezzi nettamente differenti tra loro e servizi pressoché identici per cui è necessaria consultarne diverse se si vuole risparmiare qualcosa. La scelta alla fine è ricaduta su Sahara Nepal che offriva al costo di 2500 rupie a persona il trasporto e l’attività. Raggiungiamo in autobus turistico Charaundi, punto di partenza per il rafting, in circa due ore e mezza seguendo la stessa strada percorsa nel finale durante il viaggio da Kathmandu a Pokhara.
Da Pokhara a Charaundi |
Saremo in 9 sul nostro gommone. Il gruppo è molto variegato, ci sono inglesi, americani, israeliani e cinesi. La compagnia di rafting ci fornisce tutto il necessario (casco, giubbotto di salvataggio e remo) per affrontare per poco più di due ore e oltre 25 km un tratto accessibile a tutti del fiume Trisuli. Non potrebbe essere altrimenti visto che oggi è la prima volta per molti di noi. La guida nepalese cerca di spiegarci i movimenti ma il suo inglese è troppo stretto (dico così per non dire altro) e noi non capiamo quasi niente. Il corso d’acqua è molto tranquillo ad eccezione di alcune zone in cui le rapide sono davvero divertenti. Sfruttando una lunga parte del Trisuli decisamente calma la nostra guida ci invita a tuffarci e dopo attimi di indecisione decidiamo di buttarci nelle fredde acque.
Rafting sul fiume Trisuli |
Non l’avessi mai fatto. Nonostante l’apparenza la corrente è forte ed io fatico decisamente per ritornare sul gommone provocandomi un abbassamento di pressione che riesce a rovinarmi tutta la prima ora di rafting. Fortuna vuole che ci fermiamo qualche minuto su una spiaggetta, una sosta fondamentale per riprendermi. L’ora successiva si rivela piacevole e trascorre a dir poco velocemente.
Rafting sul fiume Trisuli |
Pranziamo in un locale abbastanza sudicio lungo la Prithvi Highway. È tempo di prendere gli autobus per le nostre rispettive destinazioni. Quello per il Chitwan, complice la festività del Dashain, è già al completo e siamo costretti a sistemarci in piedi. Nell’autobus siamo l’attrazione della giornata e tutti ci riguardano. Solamente dopo un’ora si liberano alcuni posti. Il caldo e l’umidità del Terai si fanno sentire e noi cominciamo a grondare sudore. Superiamo città caotiche e polverose prima di arrivare a Bachhauli dove prendiamo un taxi per Sauraha, alle porte del Parco Nazionale del Chitwan. Il benvenuto ce lo dà un grande elefante con il suo mahout, che lo porta tranquillamente a spasso per la città. A Sauraha alloggiamo presso il Chitwan Gaida Lodge, una bella struttura immersa nel verde poco fuori dal centro. Ceniamo in un ristorante, lungo la riva del fiume Rapti, con una fumante bistecca accompagnata da patatine fritte.
Foto del rafting gentilmente concesse da Stefano Candeloro.
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