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Vedere Praga in un giorno? Si può fare

Dicembre 31, 2014 · Manuel Santoro · Lascia un commento

A Praga le gelide temperature dei giorni scorsi non hanno ancora allentato la morsa. Nonostante questo abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata alla capitale ceca andando alla scoperta dei suoi luoghi simbolo attraverso un interessante itinerario a piedi. Punto di partenza, Staroměstské náměstí (Piazza della Città Vecchia), il cuore storico della città medievale che in questo periodo dell’anno è occupata dalle colorate bancarelle dei mercatini di Natale e da un grande albero addobbato nei pressi della statua del teologo Jan Hus. Sulla piazza si affaccia lo splendido complesso del Municipio della Città Vecchia. Siamo fortunati, mancano pochi minuti alle dieci del mattino ed una grande folla si è radunata appena sotto l’Orologio Astronomico per osservare il celebre rintocco delle ore. Alle dieci in punto le figure dei dodici apostoli, una ad una, sfilano affacciandosi dalle finestrelle appena sopra l’orologio mentre la Morte, rappresentata da uno scheletro, suona una campana e capovolge una clessidra. I presenti osservano attentamente lo spettacolo manifestando l’apprezzamento con un fragoroso applauso.

Praga, Orologio Astronomico
Praga, Orologio Astronomico
Praga, Staroměstské náměstí
Praga, Staroměstské náměstí

Decidiamo di salire sulla Torre dell’Orologio Astronomico per farci un’idea della città dall’alto dei suoi 60 metri. Gli spazi per muoversi attorno alla torre sono davvero angusti e visto l’elevato numero di persone siamo in difficoltà anche solo a scattare una foto. Nonostante questo il panorama è mozzafiato. La vista spazia a trecentosessanta gradi e ad ogni lato sono presenti pannelli esplicativi con l’indicazione dei vari monumenti. Ammiriamo i sottostanti mercatini e la Chiesa della Vergine Maria davanti a Tyn le cui inconfondibili guglie svettano sulla Piazza della Città Vecchia.

Praga, vista dalla Torre dell'Orologio Astronomico
Praga, vista dalla Torre dell'Orologio Astronomico
Praga, vista dalla Torre dell'Orologio Astronomico
Praga, vista dalla Torre dell’Orologio Astronomico

Lasciamo la zona di Staré Město per dirigerci verso quello che in passato era il quartiere ebraico della città, Josefov, per visitare il Museo Ebraico. Non amo molto questa tipologia di museo e per questo la visita avviene un po’ troppo superficialmente. D’altro canto entrare era però doveroso in quanto il museo è sede di una delle più grandi collezioni di oggetti sacri ebraici a testimonianza di lunghi secoli di oppressione. L’attigua Sinagoga Klaus ospita un’esposizione legata alle cerimonie religiose ebraiche, dalla nascita alla morte. A pochi isolati si trova la Sinagoga Pinkas, utilizzata sino al 1941 ed oggi trasformata in monumento commemorativo. Oltre a raccogliere i toccanti disegni dei bambini deportati nei campi di concentramento, le sue pareti sono infatti ricoperte dei nominativi di tutte le vittime ceche durante il nazismo. Dalla Sinagoga Pinkas accediamo al Vecchio Cimitero Ebraico, il più antico d’Europa in quanto fu fondato nel lontano XV secolo. L’atmosfera che si respira al suo interno è quasi surreale e noi vaghiamo tra le lapidi in rovina parzialmente ricoperte dalla neve.

Praga, Museo Ebraico
Praga, Museo Ebraico
Praga, Sinagoga Klaus
Praga, Sinagoga Klaus
Praga, Cimitero Ebraico
Praga, Cimitero Ebraico
Praga, Cimitero Ebraico

Nel sito si contano addirittura 12.000 tombe ammassate tra loro. Abbandoniamo Josefov per dirigerci verso il Ponte Carlo costeggiando il fiume Moldava. Nonostante il freddo, passeggiare ammirando il panorama dominato dal Castello e dalla Cattedrale di San Vito è alquanto piacevole.

Praga, fiume Moldava
Praga, Ponte Carlo
Praga, Ponte Carlo

Stiamo entrando nel pittoresco quartiere barocco di Malá Strana. Il Ponte Carlo è preso d’assalto dai turisti e facciamo quasi fatica a camminare e farci spazio tra i passanti. Tra le trenta statue allineate sui parapetti del ponte si alternano venditori e suonatori di strada che allietano i presenti con musiche tradizionali. In coda i turisti fanno a gara per toccare la statua dedicata a San Giovanni Nepomuceno. La tradizione vuole che chi strofina la targa in bronzo, luccicante per quante volte è stata sfiorata, tornerà un giorno nella capitale boema.

Praga, Ponte Carlo
Praga, Ponte Carlo
Praga, Ponte Carlo
Praga, Ponte Carlo. Statua di San Giovanni Nepomuceno
Praga, Ponte Carlo. Statua di San Giovanni Nepomuceno

È ormai ora di pranzo, con difficoltà riusciamo a trovare un locale visto che la maggior parte è già al completo. Ristorati e soprattutto riscaldati riprendiamo il nostro itinerario percorrendo via Nerudova, la strada più importante di Malá Strana. Qui entriamo in un invitante negozio di biscotti di pan di zenzero. Inevitabile non acquistarne uno. Io opto per un colorato omino. In salita ci dirigiamo verso l’imponente castello. Una balaustra intanto ci regala una splendida vista sulla Praga innevata. All’ingresso della maestosa fortezza due guardie sono costretti a rimanere immobili nonostante i turisti si alternino uno dopo l’altro per una tradizionale foto ricordo. Il Castello di Praga ospita al suo interno pregevoli edifici storici, musei e gallerie d’arte e soprattutto la splendida Cattedrale di San Vito. Con nostro dispiacere non abbiamo la possibilità di entrare in quanto l’edificio è momentaneamente chiuso e ci accontentiamo di aggirare il monumento osservandolo illuminato in tutto il suo splendore al calar della sera.

Praga, Cattedrale di San Vito
Praga, Cattedrale di San Vito
Praga, Cattedrale di San Vito

Dalla Basilica di San Giorgio alle spalle della Cattedrale raggiungiamo il Vicolo d’Oro, una pittoresca viuzza dalle caratteristiche abitazioni medievali a graticcio, un tempo utilizzate come dimora dai tiratori scelti della guardi del castello e poi occupati dagli orafi. Nelle vicinanze una terrazza panoramica offre una delle migliori vedute sulla città di Praga che, illuminata flebilmente dai lampioni ed i tetti ricoperti di neve, regala ai visitatori un’atmosfera d’altri tempi.

Praga, Basilica di San Giorgio
Praga, Basilica di San Giorgio
Praga, Castello
Praga, Castello
Praga, vista dal Castello
Praga, vista dal Castello

Una lunga scalinata scende lungo il versante della collina e conduce verso il centro. Facciamo ritorno in Staroměstské náměstí e proseguiamo sino a Piazza Venceslao, che assomiglia più a un ampio viale che a una piazza vera e propria. All’estremità sud campeggia la grande statua equestre di Josef Myslbe, duca di Boemia nel X secolo. nella figura di San Venceslao. Poco più in là l’edificio neo-rinascimentale del Museo Nazionale. Direi che a questo punto possiamo ritenerci più che soddisfatti dell’itinerario odierno. Siamo ormai pronti a festeggiare il Capodanno tra le vie della Città Vecchia.

Praga, Piazza Venceslao
Praga, Piazza Venceslao

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🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei 🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei secoli hanno visto l’incontro di numerosi popoli e culture, a partire dall’invasione dei Saraceni, dei Bizantini, dei Normanni che contribuirono allo sviluppo della città come fecero poi Svevi ed Angioini. Tursi è divisa in diversi Rioni, ciascuno ben delimitato e con precise peculiarità. Il più antico e famoso di questi è il Rione Rabatana, di origine arabo-saraceno (Basilicata - Italia) 🏘

Over the centuries, the hills around Tursi have witnessed the encounter of numerous peoples and cultures, starting with the invasion of the Saracens, the Byzantines and the Normans, who contributed to the development of the city, as did the Swabians and Angevins. Tursi is divided into several districts, each one well defined and with precise peculiarities. The oldest and most famous of these is the Rione Rabatana, of Arab-Saracenic origin (Basilicata - Italy) 🏘

A lo largo de los siglos, las colinas que rodean Tursi han sido testigo del encuentro de numerosos pueblos y culturas, empezando por la invasión de los sarracenos, los bizantinos y los normandos, que contribuyeron al desarrollo de la ciudad, al igual que los suevos y los angevinos. Tursi está dividida en varios distritos, cada uno bien definido y con peculiaridades precisas. El más antiguo y famoso es el Rione Rabatana, de origen árabe-sarraceno (Basilicata - Italia) 🏘
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Pennapiedimonte. In the wild Avello valley, between canyons and waterfalls (Abruzzo - Italy) 🌳

Pennapiedimonte. En el salvaje valle de Avello, entre cañones y cascadas (Abruzzo - Italia) 🌳
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