È arrivato il momento di salutare Riccardo. Lui proseguirà per Tangeri e da lì andrà diretto in Spagna, noi lasceremo Chefchaouen per tornare a Fes dove trascorreremo ancora qualche giorno visitando i dintorni. Fortunatamente io e Antonio abbiamo deciso di acquistare i biglietti dell’autobus un giorno prima, se avessimo aspettato sino all’ultimo probabilmente non avremmo trovato posto. I mezzi della compagnia CTM erano già al completo per cui la nostra scelta è ricaduta sulla più economica Nejme Chamal, 60 dirham il costo di una tratta. Raggiungiamo la Gare Routiere con qualche minuto di anticipo, l’autobus non si vede e gli impiegati della compagnia ci indirizzano verso un altro mezzo restituendoci parte dei soldi. È la prima volta che mi succede una cosa simile. Saliamo su un veicolo diretto a Ouezzane, lì dovremo scendere e trovare un veicolo diretto a Fes. Siamo gli unici turisti e dagli altoparlanti interni risuonano le preghiere melodiche di un muezzin. L’autista prende le curve troppo bruscamente e comincia a mietere le prime vittime a partire da un ragazzo seduto accanto a noi. L’autobus è sporco, per terra bucce d’arancia e buste con liquidi sospetti. A peggiorare la situazione un improvviso guasto, il mezzo si ferma a bordo strada e non si degna di ripartire. Un uomo apre il vano motore e comincia ad armeggiare con la cinghia, tutto inutile. In compagnia di un anziano ci sediamo sotto un albero nei pressi di un’abitazione in attesa di qualche evento. Nessuno parla inglese ad eccezione di un giovane ragazzo che ci dice di attendere. I passeggeri cominciano ad innervosirsi e con l’autista scoppia una baruffa difficilmente sedata. Vola anche un grande bottiglione d’acqua che cade a terra liberando tutto il suo contenuto.
Attendendo a bordo strada |
Per trascorrere il tempo decido di raggiungere un ponticello su un maleodorante fiume nei pressi di un caseggiato ma proprio quando ho deciso di sgranchire un po’ le gambe un autobus della Abdou Voyages (lo stesso preso all’andata) si ferma a lato della strada. È diretto a Fes e ha ancora posti liberi. Paghiamo il biglietto e saliamo posizionandoci nei posti davanti. A differenza del giorno prima la giornata è soleggiata e riusciamo anche ad apprezzare di più il paesaggio.
Attendendo a bordo strada |
Superiamo distese di campi coltivati (ceci, grano, agrumi) intervallati da zone di macchia mediterranea. Venditori di arance stazionano a bordo strada in attesa di clienti. Fino a Fes il viaggio non riserva più sorprese. Tutto procede in maniera molto tranquilla e l’autista guida in maniera responsabile. Sostiamo solamente qualche minuto nel terminal di Jorf El Melha. Dalla Gare Routiere di Fes prendiamo un petit taxi per raggiungere Place R’cif, il costo di una corsa si aggira attorno ai 12 dirham. Torno in hotel per una rigenerante doccia e trascorro piacevolmente il tempo nella medina di Fes El Bali. Con Antonio ci siamo dati appuntamento all’indomani, visiteremo l’altra città imperiale di Meknes e ci sposteremo nell’antica città romana di Volubilis.
In viaggio da Chefchaouen a Fes |
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