Sul Lago di Garda ho trascorso un periodo felice della mia adolescenza, erano gli anni della scuola media. Attendevo con ansia la fine delle lezioni perché sapevo che a breve sarei partito in compagnia del mio migliore amico e della sua famiglia. Una settimana allora mi sembrava un’eternità, per di più senza i miei genitori che rimanevano a casa a lavorare. Poi sono arrivati gli anni del liceo, anni di crescita, di cambiamento e quelle vacanze sono diventate solo un piacevole ricordo.
A distanza di quasi dieci anni mi sono ritrovato a Trento per parlare di una possibile collaborazione lavorativa. Il capoluogo del Trentino-Alto Adige dista dal Lago di Garda poco meno di un’ora di auto. Non potevo lasciarmi scappare questa occasione e così ho deciso di prolungare il mio soggiorno per visitare alcune località nei dintorni. Ho scelto di tornare a Riva del Garda per due motivi, in primis perché i miei ricordi da bambino erano ormai sbiaditi, in secondo luogo vista la facilità nel raggiungerla.
Siamo subito fortunati, riusciamo a trovare un parcheggio gratuito a poche centinaia di metri dal centro e nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria Inviolata. Anche se per pochi istanti cerco sempre di entrare negli edifici religiosi, l’architettura sacra mi ha sempre attirato. Ciò che colpisce di questa chiesa a pianta ottagonale con quattro cappelle semicircolari è sicuramente la cupola, suddivisa in otto spicchi nei quali sono affrescati episodi di vita mariana.
Riva del Garda, chiesa di Santa Maria Inviolata |
Un curato corso pedonale, viale Roma, ci conduce in pochi minuti a uno degli ingressi principali al centro storico, Porta San Michele, risalente al XIII secolo. Appena sopra la porta si eleva la torre campanaria della vicina chiesa parrocchiale. Non seguiamo un itinerario ben preciso in quanto il nucleo più antico è ben raccolto con suggestive viuzze secondarie. Meglio lasciarsi perdere. La città in questo periodo dell’anno è piena di turisti stranieri, soprattutto tedeschi. Passeggiamo osservando le abitazioni dai colori vivaci: il giallo è il più presente ma non mancano abitazioni verdi, rosa e arancioni.
Riva del Garda, passeggiando nelle vie del centro |
Il lungolago è facilmente raggiungibile. In pochi minuti giungiamo alla Rocca, una fortezza medievale oggi sede del Museo Alto Garda. La Rocca è uno dei pochi esempi di fortificazioni medievali situate all’interno di un borgo cittadino. La struttura è caratterizzata da pareti in pietra o malta, quattro torri angolari e un ponte d’ingresso sul canale che circonda l’edificio. Preferiamo non entrare, meglio rilassarci all’ombra degli alberi del Brolio nel giardino antistante la Rocca osservando una regata in partenza dal vicino porticciolo.
Riva del Garda, piazza del Brolio |
Riva del Garda, Rocca |
Riva del Garda, canali nei pressi della Rocca |
Riva del Garda, specchio di lago antistante la Rocca |
La giornata di oggi è caldissima e quando possiamo cerchiamo di fermarci in luogo riparato magari nelle vicinanze di una fontana pubblica. Piazza 3 Novembre è l’angolo più suggestivo di Riva del Garda, il cuore della città vecchia e di quella moderna, con i vivaci edifici che si specchiano nelle acque del lago. Sulla piazza si affacciano alcune strutture signorili oltre al Palazzo Pretorio, quello Municipale e la Torre Apponale. I portici di epoca scaligera chiudono invece la piazza in direzione del porto e del lago.
Riva del Garda, Piazza Catena |
Riva del Garda, Piazza 3 Novembre |
La Torre Apponale rappresenta un’ottima opportunità per osservare dalla città dall’alto dei suoi 34 metri di altezza. Costruita nel XIII secolo deve il suo nome probabilmente al fatto che sovrastava la parte di porto originariamente detta “Portus a Ponale”. Per arrivare in cima percorriamo lentamente i suoi 165 scalini ma la vista sulla città, sul lago e sulla sottostante Piazza 3 Novembre ripaga di tutte le fatiche. Rimaniamo qualche minuto ad osservare il panorama prima di andare alla ricerca di un ristorante dove pranzare. In verità potremmo scegliere uno dei tanti ristoranti con vista nei pressi della torre ma vorremmo spendere qualcosa in meno, per questo ci accontentiamo di un semplice piatto di pasta nei dintorni di Porta San Michele, più lontani dalla zona centrale.
Riva del Garda, vista dalla Torre Apponale |
Per rilassarci decidiamo di spostarci qualche chilometro più a ovest, a Ledro, lungo lungo le sponde dell’omonimo lago, nonostante le previsioni del pomeriggio minaccino pioggia. In realtà siamo ben contenti perché del caldo di questi giorni non ne possiamo davvero più. Siamo quasi sbalorditi dal vedere tantissimi stranieri venire fin qui per percorrere in mountain bike le panoramiche strade dei dintorni. C’è chi ha deciso di farsi un bagno nelle acque cristalline del lago nonostante per i nostri gusti siano davvero fredde. Noi abbiamo deciso di affittare un pedalò per godere meglio dello splendido paesaggio. Ci muoviamo lentamente lungo lo specchio d’acqua fino ad arrivare nei pressi di ciò che rimane di un insediamento palafitticolo risalente all’età del bronzo e recentemente entrati a far parte del Patrimonio Unesco con annesso Museo delle Palafitte. Siamo fortunati, appena scendiamo dal pedalò comincia a cadere un violento scroscio di pioggia. Non ci resta che attendere in un bar antistante il lago prima di fare ritorno a Trento.
Lago di Ledro |
Lago di Ledro, insediamento palafitticolo |
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