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I Viaggi di Manuel

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Da Baga Gazryn Chuluu allo Yolyn Am

Agosto 3, 2015 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Yolyn Am
La giornata comincia con una colazione abbondante. Nella sala ristorante del campo gher ci vengono serviti fumanti pancakes, omelette con wurstel e insalata di cetrioli e pomodorini (che ahinoi da qui alla fine del viaggio vedremo praticamente ad ogni pasto). In viaggio sui nostri mezzi 4×4 lasciamo alla nostra destra le rovine di un monastero distrutto attraversando vaste distese erbose in fiore. È davvero difficile incrociare lungo le piste sterrate altri mezzi. Gli unici incontri riguardano grandi gruppi di capre e pecore al pascolo con pastori al seguito.
Greggi al pascolo
Greggi al pascolo
Alle porte del polveroso centro abitato di Mandalgov le distese erbose cominciano a lasciare il passo a dolci collinette dalle sfumature rossastre. Proprio a Mandalgov decidiamo di fermarci per il rifornimento benzina e per acquistare qualcosa da mangiare in un minimarket. L’abitato conta circa diecimila abitanti e fu fondato nel 1942. Allora era costituita solamente da 40 gher, ora ospita tutte le strutture che si possono trovare nei capoluoghi delle aimag (così sono chiamate le province della Mongolia), con alcuni negozi, un monastero, un albergo e perfino un grande vivaio che un ingegnere forestale in pensione ha voluto costruire con l’intento di evitare l’avanzamento della desertificazione del Gobi.
Mandalgov
Mandalgov
Non ci sembra vero, da Mandalgov fino alla città di Dalanzadgad la strada è asfaltata ed in ottime condizioni. Attorno a noi il nulla, stiamo tagliando perpendicolarmente un’ampia pianura nella quale ogni minima cosa può diventare un’attrazione nel paesaggio, come il villaggio di Luus o un gruppo di cammelli che fa la sua comparsa nei pressi una fangosa pozza d’acqua. Nel cielo azzurro risaltano grandi nubi bianche all’orizzonte. Poco dopo l’abitato di Tsogt-Ovoo il verde lascia momentaneamente spazio alla sabbia e piccoli turbini di polvere si alzano improvvisamente dal terreno. Come un’oasi nel deserto il centro di Dalanzadgad sorge ai piedi delle montagne del Parco Nazionale di Gurvan Saikhan. Attraversiamo la città capoluogo della provincia dell’Ömnögovi per imboccare una sterrata per qualche chilometro.
Cammelli lungo la strada per Dalanzadgad
Cammelli lungo la strada per Dalanzadgad
Luus
Luus
Lungo la strada per Dalanzadgad
Lungo la strada per Dalanzadgad
Lungo la strada per Dalanzadgad
Dalanzadgad
Dalanzadgad
Abbiamo trascorso diverse ore in auto, finalmente arriviamo al campo gher che ci ospiterà per la notte, il Khan Bogd Tourist Camp. Ci stanno già aspettando per il pranzo. Dopo il pasto ci prepariamo per il momento più atteso di giornata, il trekking all’interno dello Yolyn Am, nel cuore del già citato Parco Nazionale di Gurvan Saikhan. Per raggiungere l’ingresso è necessario nuovamente riprendere le auto. In prossimità di un ovoo, un cumulo sciamanico con pietre e offerte agli dei ci fermiamo per una sosta. Getso, la nostra guida, ci spiega l’usanza, al fine di avere un cammino più sicuro, di fermarsi e girare in cerchio intorno all’ovoo per tre volte in senso orario, gettando un pietra prelevata dal suolo ad ogni giro. Ripresa la marcia, in breve giungiamo all’entrata principale per lo Yolyn Am. Qui, oltre alla biglietteria è situato il piccolo Museo della Natura che visitiamo velocemente. Al suo interno sono esposti animali impagliati che popolano la zona, oltre a una collezione di ossa e uova di dinosauro.
Ovoo
Ovoo
Ovoo
Yolyn Am, Museo della Natura
Yolyn Am, Museo della Natura
Yolyn Am, Museo della Natura
Dal museo la strada prosegue fino a un parcheggio dove sono appostati alcuni venditori di souvenir e un gruppo ragazzi con i loro cavalli in attesa di qualche turista. Lo scenario è semplicemente mozzafiato. Percorriamo una sterrata tra due montagne ricoperte di verde e di fiori lilla costeggiando il torrente Yol quasi in secca. Più ci spingiamo oltre e più il canyon si restringe. Un serpente si rifugia velocemente nella vegetazione mentre tra le rocce si muovono animatamente decine e decine di pica, simpatici animali simili a roditori che appartengono alla famiglia dei conigli. C’è chi corre da un versante all’altro della gola, chi trasporta nelle proprie tane ciuffi di erba dei quali si ciberanno in inverno. 
Yolyn Am
Yolyn Am
Yolyn Am
Yolyn Am
La gola diventa sempre più buia e in alcuni punti bisogna oltrepassare il torrente prestando molta attenzione a dove mettere i piedi per non scivolare in acqua. Basta fermarsi in silenzio e alzare la testa per osservare altri animali: in alto, su un pendio roccioso, si muovono una capra selvatica e un cervo. Giungiamo finalmente alla nostra meta di giornata, lì dove tra le pareti della gola durante l’inverno si forma uno spesso strato di ghiaccio che raggiunge i 10 metri di altezza e si estende per oltre 10 km. Siamo in estate e gran parte del ghiaccio si è sciolto ma è comunque uno spettacolo. Tornando indietro il cielo ci delizia con uno splendido tramonto: raggi di sole filtrano dalle nubi illuminando le pareti rocciose che assumono una delicata colorazione dorata mentre alcuni locali attraversano la prima parte del canyon in moto. Facciamo ritorno in hotel per una meritata doccia e per la cena, il menu prevede crema di patate e spezzatino con riso, grano e carote.
Yolyn Am
Yolyn Am
Yolyn Am
Yolyn Am
Yolyn Am
Per ulteriori informazioni:
www.viaggigiovani.it/viaggi/mongolia

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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