Per una volta sono arrivato in un posto quasi completamente impreparato. Mi avevano parlato molto bene di Oporto ma quanto ad attrazioni devo ammettere che non ne sapevo granché. Prima di partire mi sono preoccupato di trovare solamente una sistemazione economica nei pressi di Avenida dos Aliados, fermata degli autobus provenienti da Vigo, la tappa che ha preceduto il mio breve weekend in terra lusitana. L’Almada Guesthouse fortunatamente si è rivelata una struttura dignitosa con prezzi più che accettabili in alta stagione (40 euro per due persone in camera matrimoniale e bagno privato). Tempo di lasciare le valigie e recuperare una mappa siamo andati alla scoperta di quella che è la seconda città più popolosa del Portogallo. Con Oporto è stato subito colpo di fulmine. Ciò che colpisce è la sua inconfondibile personalità, un mix di capolavori barocchi e gotici decorati dai tradizionali azulejos (ma di questi vi parlerò più tardi).
Toccando gran parte dei principali monumenti abbiamo scelto di percorrere un itinerario ad anello che potrebbe essere d’ispirazione anche per voi lettori. Con una sola giornata a disposizione logicamente non è stato possibile approfondire più di tanto la città ma l’idea che ci siamo fatti al nostro rientro è stata più che positiva.
1) Avenida dos Aliados è un po’ il cuore monumentale di Oporto, un viale in pendenza fiancheggiato per la maggior parte da hotel, cafè e banche. Il Municipio cittadino con il suo alto campanile si trova nella parte superiore di questa arteria mentre nella parte opposta vi è Praça da Liberdade, una piazza ornata dalla statua di re Pedro IV a cavallo. Siamo partiti da qui per poi spostarci in direzione est, verso Rua de 31 de Janeiro.
2) A breve distanza dalla Avenida dos Aliados la stazione di São Bento ha ricevuto il primo treno nel lontano 1896. I turisti si recano qui per osservare gli oltre 20.000 azulejos, maioliche bianche e blu ereditate dai Mori con rappresentazioni che raccontano scene storiche. Le più importanti sono quelle che vedono re João I e la regina Philippa di Lancaster affacciarsi dalla cattedrale della città nel 1387 oppure quelle che ritraggono il principe Enrico il Navigatore nell’atto di conquistare Ceuta in Marocco.
Oporto, stazione di São Bento |
3) Risalendo Rua de 31 de Janeiro abbiamo incontrato la Chiesa di Santo Ildefonso, un edificio barocco distinguibile per i suoi azulejos che ricoprono la facciata e raffigurano la vita del Santo Ildefonso.
Oporto, Chiesa di Santo Ildefonso |
4) La Cattedrale di Oporto (o Sé do Porto) con il suo impianto a chiesa-fortezza è il luogo in cui il principe Enrico il Navigatore fu battezzato e dove il re Giovanni I sposò la principessa inglese Filippa di Lancaster nel XIV secolo. Visita imprescindibile nella struttura è il chiostro, decorato con azulejos che riflettono scene di vita religiosa. Il piazzale dinanzi alla Cattedrale offre una splendida veduta sulla città vecchia, in particolare sul Barrio de Batalha.
Oporto, Cattedrale |
Oporto, vista dalla Cattedrale |
5) Per raggiungere la città bassa siamo scesi percorrendo Escadas Do Codeçal, una suggestiva scalinata percorribile dal piazzale dinanzi la Cattedrale. Costeggiando abitazioni dai tratti decadenti conduce direttamente al pittoresco quartiere della Ribeira offrendo un’eccellente vista sul ponte Dom Luís I. Il ponte, simbolo di Oporto è stato inaugurato nel 1886 ed è utilizzato dai pedoni e dalle auto per superare il fiume Douro tra la città vecchia e l’area di Vila Nova de Gaia con le sue vinerie.
Oporto, Escadas Do Codeçal |
Oporto, ponte Dom Luis I |
6) La Ribeira è semplicemente la zona più caratteristica di Oporto dove strade medievali si alternano a vicoli cadenti. L’UNESCO ha dichiarato la Ribeira patrimonio dell’Umanità. Questo vecchio quartiere di pescatori affacciato sul fiume Douro è il luogo ideale per fermarsi e consumare il proprio pranzo. Un consiglio, cercate di evitare i ristoranti dall’aspetto più turistico e provate i piatti locali come il baccalà che da queste parti è cucinato in diverse modalità di cottura.
Oporto, Ribeira |
Oporto, vista dalla Ribeira |
7) Risalendo verso il centro città abbiamo pensato di osservare la città dall’alto della Torre dos Clerigos. La Torre fa parte dell’omonima chiesa ed alta 76 metri. Per raggiungere la sommità è necessario percorrere ben 240 scalini ma la vista che si ha di Oporto è in grado di ripagare tutte le fatiche.
Oporto, vista dalla Torre dos Clerigos |
8) Prima di concederci un po’ di shopping la libreria Lello e Irmão ha rappresentato la nostra ultima tappa di giornata. Considerata una delle librerie più belle al mondo è un gioiello inaugurato nel 1906 e costruito in stile modernista e neogotico dall’ingegnere portoghese Francisco Xavier Esteves.
Oporto, libreria Lello e Irmão |
IL CONSIGLIO: se possibile dedicate ad Oporto almeno due giornate. Con più calma riuscirete ad apprezzare maggiormente la città e anche vedere tante altre attrazioni da vedere, Mercado do Bolhao e Iglesia de Santa Clara su tutte.
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