“Siete fortunati, il Dalai Lama proprio in questi giorni sarà in un monastero qui vicino e parlerà ai fedeli in occasione di un festival religioso. Volete andare?”
Così ha esordito uno dei responsabili del nostro tour appena volta arrivati in hotel a Leh. Un misto di stupore e sorpresa, la massima eminenza del buddhismo tibetano avrebbe presenziato a pochi chilometri da noi. È bastato uno sguardo per metterci tutti d’accordo. L’evento, in occasione della cerimonia inaugurale di una nuova sala del monastero di Thiksey e del festival estivo di dibattito Dharma, il Thiksey Yarchos Chenmo, ha fatto seguito a due precedenti edizioni, la prima nel monastero di Likir e successivamente in quello di Spituk. È stato proprio il Dalai Lama a volere questo festival, per inculcare l’abitudine di dibattito e la discussione sul Dharma, ovvero gli insegnamenti del Buddha, tra monaci, suore e studenti facilitando la comprensione e la pratica della religione buddista.
In Ladakh questo evento è molto sentito, i fedeli arrivano in massa anche dai villaggi più lontani. Il Buddhismo si respira ovunque e in ogni angolo, lungo le strade, si vedono bandiere di preghiera sventolare al vento. Ci siamo accorti di quanto fosse importante questo festival molti chilometri prima di arrivare al monastero. Nel caos del traffico indiano lunghe code si formano verso il luogo deputato ad ospitare il Dalai Lama. Non aspettatevi però l’ordinato traffico europeo: clacson a iosa e nessuno di fa problemi ad occupare tutta la carreggiata, corsie opposte incluse. Anche a piedi famiglie locali in abiti tradizionali e visi tipicamente tibetani prendono d’assalto la zona dell’evento, chi incamminandosi in salita verso il monastero, chi verso il luogo preposto ad ospitare l’eminenza tibetana per il suo discorso. Alle porte del nuovo tempio inaugurato alcuni bambini chiedono l’elemosina, alcune donne allestiscono punti per vendere noodles e momo appena cucinati ai visitatori. All’ingresso ci sono controlli, non sono ammessi accendini, sigarette e liquori. Addetti regalano invece bottigliette d’acque e biscotti artigianali.
A seconda della provenienza i visitatori vengono smistati. I locali occupano la zona antistante il Dalai Lama, i turisti un’area più piccola accanto a quella riservata ai monaci. Per facilitare la comprensione delle litanie sono posizionati altoparlanti dai quali arrivano poco comprensibili traduzioni in inglese. Le preghiere e le parole del Dalai Lama vanno avanti per qualche ora mentre l’odore d’incenso si diffonde nell’aria. Nel frattempo in un’altra area vengono preparati il tè per i monaci e il cibo per i fedeli in grandi pentoloni da consumare una volta terminato l’evento. Se gli uomini sono gli incaricati a cucinare, le donne, rigorosamente in abiti tradizionali, sono designate a prendere le bevande e trasportarle in teiere in ghisa.
Incontro con il Dalai Lama durante il Thiksey Yarchos Chenmo |
Il monastero di Thiksey (Thiksey Gompa)
L’incontro con il Dalai Lama si è tenuto ai piedi del Thiksey Gompa, uno dei monasteri più grandi del Ladakh, un autentico villaggio monastico comprendente anche una scuola, un albergo, un ristorante e negozi. Durante l’evento le sale del tempio sono inevitabilmente chiuse in quanto tutti i monaci sono impegnati nell’organizzazione e nel supporto al festival. Tornate qui nel pomeriggio o meglio ancora di mattina quando oltre 50 monaci partecipano alla suggestiva preghiera giornaliera anticipata dal suono delle trombe a partire dalle sei. I turisti sono i benvenuti, tuttavia c’è da dire che i visitatori sono davvero tanti e spesso superano il numero dei monaci stessi. Non perdetevi la statua del Buddha alta 14 metri nella sala di preghiere all’interno del gompa principale o il museo situato sotto il ristorante del monastero. Il monastero offre inoltre una splendida vista su tutta la vallata sottostante.
Monastero di Thiksey |
Vista dal Monastero di Thiksey |
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