In Puglia ho trascorso diverse estati della mia infanzia. Insieme ai miei nonni, o spesso con i miei genitori, ho sempre organizzato gite di uno o più giorni partendo da Locorotondo, città dove risiedeva la mia bisnonna. Ostuni, ad esempio, l’ho visitata più volte nell’arco di poche ore e mai ho avuto la possibilità di trascorrerci una notte. Fino a quando, recentemente, mi sono deciso a prenotare un soggiorno presso una masseria, un’azienda rurale tipica del sud Italia spesso riconvertita a struttura ricettiva. Per me che sono amante di vacanze “green” la masseria è quella tipologia che risponde pienamente ai miei canoni di viaggio di breve durata: un luogo tranquillo, immerso nella natura, dal quale muoversi per organizzare visite culturali nei dintorni. Ecco perchè ho scelto proprio la Masseria Cappuccini.
In questo post vi parlerò quindi della mia esperienza vissuta insieme alla mia compagna ad Ostuni, la “città bianca” del Salento, raccontando il luogo in cui ho pernottato.
Masseria Cappuccini
Il complesso è immerso nel verde della campagna pugliese, tra estesi uliveti e infiniti muri a secco tipici di questa zona, a soli 4 km da Cisternino e a 13 km dal centro storico di Ostuni. Raggiungerlo non è stato difficile, è bastato prendere come punto di riferimento la chiesetta di Santa Maria Vergine del Monte Carmelo, in contrada Galante, dal quale dista pochissimi metri. La Masseria Cappuccini è un agglomerato di 18 trulli finemente ristrutturati sviluppati attorno ad una casa padronale. La sua storia parte da lontano: è infatti il 1777 l’anno di fondazione dell’azienda agricola. La testimonianza arriva da una scritta incisa sulla pietra dello stipite d’ingresso del trullo principale. Un tempo questi trulli erano utilizzati in diversi modi: per ospitare i lavoratori, a volte anche solo stagionali, come stanze adibite alla produzione del vino o come stalle. Ora questi sono stati trasformati in dimore di charme dotati di tutti i confort. Le mura sono quelle di una volta, spesse oltre un metro, tali da offrire isolamento termico e una conseguente freschezza naturale degli interni. Ogni alloggio dispone di televisione satellitare, frigo bar, un particolarissimo scrittoio in pietra, divani in muratura e bagno privato.
Ostuni, Masseria Cappuccini |
Per la prima volta ho avuto la possibilità di dormire all’interno di un trullo e data l’occasione ho scelto di pernottare all’interno del Trullo Suite, il Palmento. Questo era il luogo utilizzato per la lavorazione dell’uva e per la fermentazione e conservazione del mosto. L’autenticità di questa dimora storica è dimostrata dalla particolare finestra situata internamente e alta appena 50 centimetri. Un tempo permetteva l’ingresso dell’uva grazie a tini trasportati a spalla dai contadini. Nel Palmento l’ingresso vede la zona living che conduce al trullo vero e proprio nella quale si trovavano i “capasoni”, recipienti in terracotta che custodivano il mosto per la fermentazione del vino. Qui la camera da letto matrimoniale vede un armadio in pietra provvisto di cassetta di sicurezza. Il bagno, ampio a dir poco, si trova appena dopo la camera ed è dotato di una romantica vasca biposto in muratura provvista di idromassaggio e doccia. Fuori dal trullo un gazebo con tavolo, sedie e sdraio ad uso esclusivo. La colazione, con freschi prodotti locali, è offerta in quella che un tempo era la stalla. Originariamente gli archi erano aperti e non vi erano né porte né finestre. Lì dove ora è servito il buffet, gli animali incontravano la propria mangiatoia. La zona forse più suggestiva dell’intero complesso, la piscina, era una volta l’ovile. Ci sono ancora gli scalini originari attraverso i quali le greggi scendevano per poi trovare riparo la notte.
Ostuni, Masseria Cappuccini. Trullo Suite |
Ho trascorso una notte presso la Masseria Cappuccini ma con il senno di poi dico che sarei dovuto rimanere di più. Non capita tutti i giorni pernottare in un trullo, lontani dalla confusione della città. Per me che sono amante della natura è un posto ideale, anche per praticare attività all’aria aperta. Proprio nelle vicinanze della struttura la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese offre un’ottima opportunità agli amanti della bicicletta. Al momento è stato realizzato solamente un tratto, per un totale di circa 10 km tra i comuni di Cisternino e Ceglie Messapica, ma il progetto, sostenitore di un turismo eco-sostenibile, prevede un grande sistema di oltre 250 km.
Ostuni, Masseria Cappuccini. Piscina |
Per maggiori informazioni:
www.masseriacappuccini.it
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