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Burano, isola di colori

Marzo 29, 2018 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Burano

L’isola più colorata d’Italia. Burano mi ha accolto a braccia aperte in una calda giornata d’inizio autunno. Da tanto tempo era sulla mia lista dei luoghi da visitare e vuoi per un motivo, vuoi per un altro, ogni qual volta che ho avuto l’occasione di recarmi a Venezia non ero mai riuscito ad organizzare un’escursione in uno dei luoghi più fotogenici d’Italia. L’opportunità è arrivata con l’arrivo di un conoscente dal Venezuela.

Dopo alcune ore trascorse vagando senza meta tra i vicoli di Venezia abbiamo deciso di raggiungere Burano direttamente da Fondamente Nove, nella parte nord, luogo della città dal quale partono i vaporetti della linea 12 che collegano il centro lagunare con la stessa Burano.
Noi abbiamo raggiunto Fondamente Nove a piedi ma sappiate che è possibile arrivare qui in vaporetto anche partendo dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia: la linea 1 e la linea N (notturna) fermano a Ca’ D’Oro a soli 5 minuti mentre le linee 4.2 e 5.2 raggiungono direttamente il luogo di partenza per le imbarcazioni dirette a Burano.
Da Fondamente Nove il viaggio dura circa 40 minuti. Con lo stesso vaporetto diretto a Burano è possibile fermarsi anche in un’altra suggestiva isola, Murano, ma in questo caso abbiamo preferito rimandare ad una successiva visita.
Se Murano conosciuta per una tradizione che va avanti da secoli, quella della lavorazione del vetro, Burano è famosa per i merletti e per le sue case colorate. 
La lavorazione del merletto va avanti dal 1500. Quest’attività si svolgeva in case signorili senza l’apporto di una tela e con il solo utilizzo di ago e filo per realizzare disegni geometrici, animali, fiori e racemi. Con la caduta della Serenissima la lavorazione ha visto un brusco declino ma a partire dal 1800 grazie ad una nota merlettaia locale, tale Cencia Scarpariola, l’attività è tornata ai fasti di un tempo. Oggi nella piazzetta principale di Burano è possibile visitare il Museo del Merletto, uno spazio espositivo dove è possibile è possibile consultare un archivio con foto, disegni e testimonianze, oltre ad osservare le tecniche di lavorazione proposte dalle merlettaie.

Burano, merletto
Burano, merletto
Sono sincero, ho raggiunto Burano non per i merletti ma per la caratteristiche case colorate che si riflettono lungo i canali della pittoresca cittadina. Qui una cosa è certa, gli amanti della fotografia hanno l’imbarazzo della scelta sul soggetto da immortalare. Io, ad esempio, sono stato attratto dagli ingressi delle abitazioni e dai loro contrasti di colore. Se non avessi avuto un treno da prendere per fare ritorno a casa avrei trascorso ore e ore in più nel perdermi tra i vicoletti di Burano.

Burano
Burano
Burano
Burano
Burano
Il vaporetto proveniente da Venezia ci ha lasciati nei pressi di un prato dove è eretta una solenne scultura dedicata all’artista locale Remigio Barbaro. A partire da qui è possibile immergersi nel cuore di Burano, sino a Piazza Galuppi, l’unica dell’isola, lì dove è possibile ammirare la chiesa di San Martino Vescovo con il suo campanile storto. La posizione migliore per fotografare il campanile è probabilmente il Ponte di Terranova, oltre alla Riva della Giudecca. Attorno alla piazza sono ubicati molti dei ristoranti tradizionali di Burano e gran parte dei negozi di souvenir. Ecco perchè qui e lungo i canali principali si concentra la maggior parte dei turisti.

Burano, chiesa di San Martino Vescovo
Burano, chiesa di San Martino Vescovo
Burano
Burano

Il mio consiglio per ammirare le case di colore è quello di “perdersi” tra le vie e le calle fuori dal solito giro che conduce a Piazza Galuppi, un po’ come ho fatto io. In ogni caso non mancate una sosta ai Tre Ponti. Questo ponte di legno offre una delle migliori viste di Burano, collegando ben tre canali e tre delle vie più appariscenti dell’isola, via Giudecca, via San Mauro e via San Martino Sinistro. Spingetevi fuori dalla massa anche per osservare scene di vita tradizionale: un pescatore in barca, un anziano intento ad aggiustare la propria bici, bambini che giocano rincorrendosi.

Il colore delle abitazioni un tempo serviva a delimitare le proprietà, oggi è divenuta una caratteristica simbolo. Non perdetevi la casa di Bepi Suà, la più colorata di Burano. Decorata da forme geometriche di qualsiasi tipo e tinta è ormai divenuta famosa in tutto il mondo.

Burano, casa di Bepi Suà
Burano, casa di Bepi Suà
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore
Burano, case di colore

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📍 Amtoudi 🇲🇦 Nel cuore dell'oasi di Id A 📍 Amtoudi 🇲🇦

Nel cuore dell'oasi di Id Aïssa si trova il villaggio berbero di Amtoudi, dominato da imponenti scogliere. Qui vivono circa 300 famiglie che vivono principalmente di agricoltura. Sulle falesie circostanti sono ben visibili due igoudar (plurale di agadir). Un agadir è un granaio collettivo fortificato, con torri di guardia per monitorare qualsiasi tentativo di intrusione nella valle. La funzione di un agadir era quella di immagazzinare e proteggere le colture del villaggio e anche le sue ricchezze (Guelmim-Oued Noun | Marocco) 🌴

In the heart of the oasis of Id Aïssa is the Berber village of Amtoudi, dominated by imposing cliffs. Around 300 families live here, mainly farming. Two igoudars (plural of agadir) are clearly visible on the surrounding cliffs. An agadir is a fortified collective granary, with watchtowers to monitor any attempted intrusion into the valley. The function of an agadir was to store and protect the village's crops and also its wealth (Guelmim-Oued Noun | Morocco) 🌴

En el corazón del oasis de Id Aïssa se encuentra el pueblo bereber de Amtoudi, dominado por imponentes acantilados. Aquí viven unas 300 familias, principalmente dedicadas a la agricultura. Dos igoudars (plural de agadir) son claramente visibles en los acantilados circundantes. Un agadir es un granero colectivo fortificado, con torres de vigilancia para vigilar cualquier intento de intrusión en el valle. La función de un agadir era almacenar y proteger las cosechas del pueblo y también su riqueza (Guelmim-Oued Noun | Marruecos) 🌴

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Non lontano da Tafraou 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Non lontano da Tafraout, nel cuore della Ameln Valley, si staglia il villaggio di Oumesnat. Tra le rovine della città vecchia vi è un grande edificio in terra, sapientemente ristrutturato. Un tempo una casa, oggi è un hotel tradizionale, la Maison Traditionelle. Qui abbiamo dormito, luogo più che raccomandato (Souss Massa | Marocco) 🏘

Not far from Tafraout, in the heart of the Ameln Valley, stands the village of Oumesnat. Among the ruins of the old town is a large earthen building, skilfully restored. Once a house, it is now a traditional hotel, the Maison Traditionelle. Here we slept, a place more than recommended (Souss Massa | Morocco) 🏘

No lejos de Tafraout, en el corazón del valle del Ameln, se alza el pueblo de Oumesnat. Entre las ruinas del casco antiguo hay un gran edificio de tierra, hábilmente restaurado. Antaño una casa, ahora es un hotel tradicional, la Maison Traditionelle. Aquí dormimos, un lugar más que recomendable (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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