Angoli di Abruzzo sottovalutati. Borghi senza tempo fuori dai principali circuiti turistici. L’itinerario che proporrò in questo post risponderà perfettamente alle caratteristiche appena elencate. Personalmente mi capita sempre più spesso di andare alla ricerca di paesini poco conosciuti e soprattutto poco pubblicizzati a livello locale e non. Quante volte vi sarà capitato di passare nelle vicinanze di città, paesi, frazioni e di non fermarsi solamente perchè nell’immaginario collettivo non rivestono un ruolo così importante nel panorama turistico? Posso dire ormai di conoscere abbastanza bene tutte le località più visitate della mia bellissima regione. La mia idea è proprio quella di abbandonare le vie più battute per lasciar parlare anche quei posti meno frequentati.
È bastato un pranzo con amici di lunga data per organizzare una giornata differente, chiaramente incentrata alla scoperta di borghi che in passato ho sempre sottovalutato. Mi sono ritrovato così nel cuore della provincia di Teramo, in paesini della Val Fino che precedentemente avevo solo sfiorato, nello specifico Montefino, Castiglione Messer Raimondo e Bisenti.
Montefino
Visto dalla SS365 Montefino appare come un piccolissimo paese abbarbicato sulla sommità di una collina. Raggiunto il centro storico e parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa della Madonna del Carmine sono subito evidenti le esigue dimensioni del centro storico. Ci è bastata una passeggiata di mezz’ora per percorrerlo in lungo e in largo ed ammirare un borgo medievale dalle mille anime dove pace e tranquillità regnano incontrastati. Oltre alla già citata chiesa della Madonna del Carmine il paese ospita un altro edificio religioso, la chiesa di San Giovanni Apostolo, costruita in epoca romanica ed attualmente del tutto barocca. Montefino un tempo poteva vantare anche un castello di cui oggi rimane una torre circolare legata a un complesso di case. Un aspetto che mi è piaciuto molto di questo borgo è stata la possibilità di immortalare scorci di vita quotidiana dove sono gli oggetti a raccontare e far immaginare storie: una sedia, una lampada, una cassetta delle lettere etc., piccoli particolari che spesso vanno oltre l’apparenza delle cose.
Montefino |
Castiglione Messer Raimondo
Un paese da sempre dedito all’agricoltura. Un tempo punto di riferimento per il popolo dei Vestini, Castiglione Messer Raimondo domina la vallata del fiume Fino con un occhio sul Gran Sasso. Case in arenaria che conferiscono un aspetto caratteristico ed una manciata di chiese caratterizzano il centro storico. La più importante è la chiesa madre dedicata a San Donato Martire, le cui reliquie recuperate dalle catacombe sulla via Tiburtina sono qui conservate. Ogni cinque anni, nella data del 7 agosto, il corpo di San Donato viene portato in solenne processione per le vie del paese.
Castiglione Messer Raimondo |
Bisenti
Ponzio Pilato è nato a Bisenti? Stando agli sviluppi delle ricerche sulle reali origini del governatore romano pubblicate da uno studioso locale pare proprio di si. A Bisenti vi è anche un edificio indicato dalla credenza popolare come “casa di Ponzio Pilato” che presenta un pozzo di collegamento ad un qanat, un sistema idrico sotterraneo dalle caratteristiche analoghe a quelle di un approvvigionamento tra Etam e Gerusalemme. La “casa di Ponzio Pilato” non è l’unica attrazione di Bisenti: la Chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli è una delle più belle di tutta la Val Fino; vi è poi la Torre medievale della Regina Giovanna, una torre di controllo risalente al XIII secolo, in origine affiancata da altre due.
Bisenti |
Anna Bernasconi Art dice
Carina la panchina davanti alla porta chiusa, come a dire "non sono in casa ma se hai tempo siediti pure ed aspettami"! 😊
Ciao Manuel e come sempre grazie per gli spunti!
Manuel Santoro dice
Grazie Anna! Esatto. Ora che ci penso sembrerebbe dire proprio quello! 😊