Tra i percorsi del Parco Nazionale della Maiella il sentiero A1 che collega Caramanico Terme a Salle è un’idea non troppo difficile data l’assenza di asperità vere e proprie ad eccezione della salita finale verso l’abitato di Salle. Uniche difficoltà i torrenti da superare. Ho affrontato il sentiero A1 durante una tiepida giornata invernale. Mi aspettavo di trovare una via secca e ghiaiosa, in realtà ho incontrato fin troppo fango sotto i miei piedi, in alcuni punti tale da rendere fastidiosa la camminata. Detto questo il mio consiglio è quello di andare lì in periodi più secchi dell’anno o ancora meglio in autunno durante la stagione degli amori dei cervi per ascoltare il loro inconfondibile bramito.
La scheda tecnica
Difficoltà escursionistica: E – Escursionisti
Dislivello in salita: 90 m ca.
Dislivello in discesa: ––
Lunghezza: 4.2 km ca.
Tempo di percorrenza: 2h00
Scarica qui la traccia kml dell’itinerario
Il percorso
Il sentiero A1 comincia ai piedi del centro storico di Caramanico Terme e del monte Morrone e per raggiungere il punto di partenza è necessario prendere la strada che dalla chiesa di San Maurizio conduce in discesa sino ad arrivare al ponticello sul fiume Orta, elemento costante nel paesaggio lungo il cammino. É proprio nei pressi del ponticello che comincia il sentiero, o meglio la carrareccia iniziale ben segnalata da un paio di cartelli.
La strada bianca si sviluppa proprio accanto il fiume Orta e dopo aver superato sulla destra la confluenza con un altro corso d’acqua, il fiume Orfento, conduce nei pressi di una piccola centrale elettrica. É qui, sulla destra, che comincia il sentiero vero e proprio. Dapprima una parte pianeggiante, poi una momentanea salita per superare un’area rocciosa prima di scendere nuovamente accanto all’Orta.
Come ho già detto ho incontrato molto fango durante il trekking. Se da un lato ha reso fastidiosa la mia andatura, dall’altro mi ha permesso di ammirare le orme dei vari animali che abbondano la zona, in particolare cervi e caprioli ma anche lupi e cinghiali. Quanto alla vegetazione della zona, lungo il fiume abbondano salici e pioppi neri cipressini, mentre a ridosso del corso d’acqua fitti querceti. Sporadicamente si costeggiano vecchi ruderi abbandonati.
La ripida salita per il paese di Salle comincia dopo circa un’ora e mezza di cammino e si snoda tra zone rocciose e cespugli di ginestre. É probabilmente questa la parte più bella, una terrazza panoramica naturale con vista sul canyon scavato dal fiume Orta e le sue spettacolari pareti calcaree.
Oltre il canyon il massiccio del Morrone in questo periodo dell’anno parzialmente innevato, e il castello di Salle ai suoi piedi. In fondo le montagne della Maiella imbiancate. Bastano pochi minuti per raggiungere Salle Nuova. Sí, perché il paese è stato interamente ricostruito durante il ventennio fascista. Il nucleo originario, nei pressi del castello, fu gravemente danneggiato dal terremoto di Avezzano del 1915 e successivamente da una frana causata da un terremoto nella Maiella nell’anno 1933, motivi per i quali venne completamente abbandonato e successivamente riedificato.
Il consiglio
Sono numerosi i guadi/torrenti da superare percorrendo il sentiero A1. Tutti sono facilmente superabili facendo un po’ di attenzione a mettere i piedi sulle rocce. Tuttavia il sentiero non ritengo di consigliarlo dopo piogge abbondanti o nei periodi di maggiore piena del fiume Orta.
Altre foto:
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