Tra i tanti luoghi toccati nel mio viaggio nel nord del Camerun vi è anche un piccolo villaggio, Rhumsiki, immerso tra straordinari affioramenti rocciosi noti come “Monti di Rhumsiki” o “Monti Kapsiki”.
Un’area di tale bellezza che nel 1987 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO per la sua scenografia e il suo importante valore culturale.
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Dove si trova Rhumsiki
Rhumsiki si trova, nella regione dell’Estremo Nord, sui Monti Mandara, a 55 km da Mokolo e a 3 km dal confine con la Nigeria, più precisamente con LGA (Local Government Area) di Michika, nello Stato di Adamawa.
Il villaggio di Rhumsiki
Il villaggio di Rhumsiki si perde in uno scenario surreale e lunare, una visione onirica di picchi lavici circondato da impressionanti conformazioni rocciose che si ergono fino a cento metri di altezza, imponenti massicci risultato di un’antica attività vulcanica. Milioni di anni fa, non erano altro che i camini dei vulcani circostanti, crateri che nel corso del tempo si sono erosi, lasciando esposti i tubi di lava, solidificandosi in basalto.
La storia del popolo Kapsiki, l’etnia predominante in questa regione, è affascinante e presenta notevoli similitudini con quella del popolo Dogon del Mali. Entrambi i gruppi si rifugiarono sulle montagne per preservare le proprie tradizioni e credenze, resistendo alle pressioni dell’Islamizzazione. Questo ha portato a una conservazione delle loro culture uniche e alla preservazione di stili architettonici simili nelle loro capanne. Gli abitanti vivono, infatti, in piccole abitazioni costruite in pietra locale e coperte da tetti di paglia.
Chi sono i Kapsiki
I Kapsiki, noti anche come Kamwe nella parte nigeriana, rappresentano un popolo che si estende su entrambi i lati del confine tra il Camerun settentrionale e la Nigeria nordorientale. La loro popolazione complessiva raggiunge circa 120.000 persone. La lingua parlata da questi gruppi è conosciuta come Psekiye o Kamwe ed è composta da undici dialetti, come Nkafa, Sina, Ghye, Humsi, Dakwa e Tilli, che appartengono alla famiglia delle lingue ciadiane.
In Camerun, i Kapsiki risiedono su un altopiano situato nella provincia dell’Estremo Nord, al centro dei Monti Mandara. Essi sono considerati uno dei gruppi etnici Kirdi, ossia seguaci delle religioni tradizionali, poiché hanno resistito all’islamizzazione durante i periodi di jihad Fulani guidate da Modibo Adama e Hama Yaji.
Dall’altro lato del confine, in Nigeria, i Kamwe si stabiliscono sulle pendici delle montagne e nella pianura occidentale. Vivono in quest’area da circa cinque secoli, molto prima della triste epoca della grande caccia agli schiavi nel XIX secolo. La loro capacità di mantenere il controllo di queste terre isolate e difendersi dai Fulbe è stata cruciale per la loro presenza duratura. Questo vale anche per altri gruppi etnici della regione di Mandara, come i Mafa, i Mofu, i Podoko Guisiga e i Daba.
La regione montuosa offre un interessante caleidoscopio di culture locali. I Kapsiki si organizzano in villaggi di varie dimensioni, da 2000 a 6000 persone, e la loro economia si basa principalmente sull’allevamento e sull’agricoltura, ad eccezione di Rhumsiki che può contare anche sul turismo.
Rhumsiki e la sua leggenda
Una leggenda rimanda alla fondazione di Rhumsiki, un racconto affascinante che si snoda tra le vicende delle popolazioni indigene Kirdi e l’arrivo dei Fulani nel XVIII secolo. Secondo la tradizione orale tramandata di generazione in generazione, i Kirdi erano un gruppo di persone animiste che viveva nelle regioni circostanti all’area di Rhumsiki. All’epoca, i Fulani, un gruppo di musulmani nomadi provenienti da altre regioni, stavano espandendo il loro dominio attraverso il territorio, portando con sé cambiamenti culturali e religiosi.
Di fronte all’avanzata dei Fulani e alle pressioni per convertirsi all’Islam, i Kirdi decisero di cercare rifugio in una terra aspra e selvaggia, sperando di preservare le loro tradizioni e credenze animiste. Rhumsiki, con il suo paesaggio montuoso e inaccessibile, rappresentava il luogo perfetto per sfuggire alla conquista e proteggere la loro cultura unica.
Così, i Kirdi si stabilirono a Rhumsiki, dove iniziarono a coltivare la terra e ad adattarsi alle difficili condizioni dell’ambiente circostante. Le formazioni rocciose delle Montagne Mandara divennero parte integrante della loro vita quotidiana e delle loro credenze animiste. Questi maestosi aghi di roccia furono interpretati come segni degli spiriti della natura e furono intrecciati nel tessuto delle loro credenze religiose.
Nel corso dei secoli, i Kirdi hanno continuato a vivere a Rhumsiki, mantenendo le loro tradizioni agricole e la pratica dell’Animismo. L’Animismo è una forma di spiritualità in cui gli individui credono che ogni elemento della natura, come rocce, alberi, fiumi e animali, abbia uno spirito o un’anima. Questa profonda connessione con la natura ha segnato l’identità dei Kirdi e ha influenzato la loro vita sociale e culturale.
Oggi, Rhumsiki continua ad essere una comunità animista con una storia unica e una ricchezza culturale straordinaria. I Kirdi hanno resistito nel tempo, preservando la loro identità e le loro credenze, e sono orgogliosi di condividere la loro affascinante storia con i visitatori che giungono da ogni parte del mondo per esplorare il “paesaggio lunare” e scoprire la meraviglia di questa terra aspra e selvaggia, custode di una tradizione millenaria.
Il «Sorcier aux crabes» di Rhumsiki
Il «Sorcier aux crabes» di Rhumsiki è una tradizione tramandata di generazione in generazione. Un’esperienza unica a Rhumsiki è la visita a un indovino locale molto particolare, noto per rispondere alle domande degli abitanti del villaggio e dei visitatori con l’aiuto di un granchio d’acqua dolce. Il granchio viene posto in una zucca riempita di sabbia, bastoni e pietre. La zucca viene poi coperta, e il granchio, al buio, inizia a muoversi. Attraverso i segni lasciati dalla zucca e gli oggetti caduti, l’indovino interpreta le risposte alle domande, aggiungendo un tocco di mistero e magia all’esperienza del villaggio.
Questa capacità di leggere il futuro muovendo i granchi è una pratica misteriosa e affascinante che attrae persone da tutta la regione, compresi gli abitanti della stessa Rhumsiki e dei villaggi circostanti.
Le domande possono riguardare una vasta gamma di argomenti, come la fertilità delle colture per il raccolto, la riuscita di matrimoni e altri eventi importanti, o la guarigione da malattie e problemi di salute. La sapienza dello stregone è considerata preziosa e i consigli ricevuti da lui sono presi seriamente dalla comunità.
Questo rituale si basa sulla profonda connessione con la natura e sugli spiriti che si ritiene risiedano in ogni essere vivente, incluso il regno animale.
La cooperativa artigianale di Rhumsiki
La Cooperativa degli Artigiani di Rhumsiki è un luogo interessante che riflette l’autentica maestria artistica della comunità locale. Questa cooperativa è il risultato di uno sforzo collettivo tra gli abili artigiani del luogo, i quali hanno unito le loro forze per condividere e promuovere il patrimonio artigianale unico di quest’area.
Nel cuore del villaggio, due piccoli chioschi accolgono i visitatori con una vasta gamma di splendidi manufatti artigianali. Cesti intrecciati con abilità straordinaria riflettono la tradizione secolare della lavorazione della fibra naturale da parte degli abitanti locali. Questi cesti sono sia funzionali che decorativi, rendendoli ideali come pezzi da collezione o regali speciali.
I vasi esposti mostrano l’abilità dei ceramisti di Rhumsiki nel modellare l’argilla. Ma ciò che rende veramente speciale questa cooperativa sono i grandi contenitori in legno che vi si trovano. Scolpiti a mano con grande maestria, questi contenitori rappresentano la combinazione perfetta tra funzionalità e bellezza.
Inoltre, all’interno della cooperativa, è possibile trovare una vasta selezione di strumenti musicali tradizionali. Realizzati con materiali locali, come legno e pelle, questi strumenti sono utilizzati nelle celebrazioni e nelle festività del villaggio.
Viaggi di gruppo in Camerun dall’Italia
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