Un altro borgo abruzzese che fu duramente colpito dal terribile terremoto che segnò per sempre la Marsica e un po’ tutto l’Appennino Centrale, nell’anno 1915, è Frattura Vecchia, ormai un paese fantasma.
Volendo ubicare precisamente Frattura Vecchia, questo si trova nella provincia de L’Aquila, ad un’altitudine di 1300 metri sul livello del mare, nei pressi delle Gole del Sagittario, quindi in prossimità di centri rinomati e turistici come Scanno (di cui è frazione) e Villalago e rappresenta una valida soluzione per un’escursione in giornata, oltre al sempre più frequentato “Sentiero del Cuore“.
Il nome Frattura è molto particolare e lascia ben immaginare le ragioni che spinsero a chiamarlo così. Il vecchio paese è situato proprio nelle vicinanze di una spaccatura che si generò anticamente nel Monte Genzana, un frana pleistocenica che causò lo sbarramento del fiume sottostante e la formazione del lago di Scanno.
Come arrivare a Frattura Vecchia
Personalmente ho visitato Frattura Vecchia durante una calda giornata estiva. Si può accedere all’insediamento attraverso la strada provinciale 110 che si dirama dalla strada statale 479 Sannite, in corrispondenza del bivio situato nei pressi del lago di Scanno. Prima di arrivare al borgo la strada diventa accidentata per cui è bene parcheggiare in qualche spiazzo.
Frattura Vecchia oggi
Percorrendo le vie assolate del paesino sono ben evidenti i segni del sisma che rase al suolo gran parte centro abitato, provocando la morte di 120 persone. Di queste gran parte erano donne e bambini in quanto molti gli uomini erano emigrati in cerca di fortuna, negli Stati Uniti, oppure impegnati nella transumanza.
Da allora, a cominciare dal XXI secolo, alcune case sono state ristrutturate ma il borgo è stato ricostruito più a valle, in epoca fascista, con il nome di Frattura Nuova.
La cosa che mi è piaciuta di più è stato l’incontrare di diversi greggi di pecore e capre che percorrevano le stradine polverose di Frattura. Oltre a me qualche viandante di passaggio e il silenzio.
All’ingresso del borgo si possono ammirare un fontanile ottocentesco in pietra e una cappella dedicata alla Madonna. La parte alta è quella più danneggiata, con ruderi delle abitazioni e ciò che rimane della torre campanaria dell’antica chiesa di San Nicola.
Oggi la chiesa di San Nicola è l’edificio religioso principale di Frattura Nuova, costruito nel 1920 cinque anni dopo il tragico terremoto. In alcune abitazioni di Frattura Vecchia si possono scorgere ancora mobili in pessimo stato risalenti a quel tempo.
Una curiosità: Frattura Vecchia è stata ambientazione di un paio di film. Nel 1956 sono state girate alcune scene del film “Uomini e lupi” con Silvana Mangano ed Yves Montand; nel 2002 scene iniziali del film “Un viaggio chiamato amore”, diretto da Michele Placido.
Da segnalare anche che dal paese partono molti sentieri per praticare trekking, equitazione e cicloturismo.
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