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Conegliano, città del Cima e del Prosecco

Ottobre 10, 2017 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Conegliano

Se siete alla ricerca di una località in Veneto dove trascorrere una gita fuori porta allora potrete prendere in considerazione Conegliano, città natale del pittore Giambattista Cima, immersa nelle colline del vino Prosecco.

Io ho visitato Conegliano durante una piovosa giornata d’inizio autunno, in occasione della Festa dell’Uva, un evento storico organizzato dall’Associazione Dama Castellana nel quale vengono presentati i vini premiati al Concorso Enologico EnoConegliano. Non sarò stato molto fortunato quanto a condizioni meteorologiche ma Conegliano ha moltissimo da offrire anche in caso di maltempo. Anzi, la pioggia potrebbe essere una scusa per tornarci ancora una volta.

Conegliano, Festa dell'Uva
Conegliano, Festa dell’Uva
Conegliano, Dama
Conegliano, Dama

Accompagnato da altri blogger e igers e con il supporto di Zeta Group ho cominciato il mio itinerario da uno dei luoghi simbolo per la formazione dei ragazzi di Conegliano, la storica scuola enologica, la più antica d’Europa e una delle dieci scuole medie superiori pubbliche d’Italia nella quale è possibile studiare l’arte della vinificazione. Il viale delle rimembranze dà l’accesso al complesso istituito con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II il 9 luglio 1876. Ogni albero posizionato accanto al viale è stato piantato in memoria degli studenti e dei professori caduti durante i due conflitti mondiali. La scuola, divenuta un punto di riferimento per l’enologia nazionale, ospita oltre alle aule per lo studio, laboratori e sale per la specializzazione, una cantina con produzione e vendita di vino e di distillati prodotti all’interno e anche l’interessantissimo museo Luigi Manzoni, dedicato a una figura chiave per la crescita dell’istituto.

Conegliano, museo Luigi Manzoni
Conegliano, museo Luigi Manzoni
Conegliano, museo Luigi Manzoni
Dalla scuola ci siamo spostati verso il cuore di Conegliano, via XX Settembre (Contrada Granda), attorno alla quale si sviluppa gran parte del centro storico. In Piazza Cima abbiamo incontrato i festeggiamenti per la Festa dell’Uva: accanto agli stand, sbandieratori in abiti tradizionali si sono esibiti in uno spettacolo dinanzi alle telecamere di Rete 4. Su Piazza Cima si affacciano alcuni degli edifici più importanti:il Palazzo del Municipio, il Teatro dell’Accademia e Palazzo Da Collo, al cui interno è inglobato l’oratorio dell’Assunta.

Conegliano, piazza Cima
Conegliano, piazza Cima
Complice un’attenuazione momentanea del maltempo ci siamo spinti a piedi sino al castello, nella parte alta di Conegliano, sul Colle di Giano. Della struttura originaria ora del castello oggi rimane solamente la Torre della campana. All’interno della struttura è ospitato il Museo Civico nel quale sono conservati reperti romani rinvenuti nell’area ed alcune opere pittoriche. Il mio consiglio è di salire in cima alla torre per ammirare il panorama dall’alto di Conegliano. Possibilmente non in un giorno di pioggia.

Conegliano, Castello
Conegliano, Castello
Conegliano, Castello

Tra i colori autunnali della vegetazione siamo scesi nuovamente verso il centro storico, costeggiando la ripida Calle degli Asini. Qualcuno potrebbe pensare che questa stradina abbia preso il nome dagli animali che probabilmente erano utilizzati per trasportare le merci. Invece il nome deriva da una battaglia svoltasi tra i Coneglianesi ed i Trevigiani nel 1231, con i primi, vittoriosi che furono portati in spalle dagli avversari.

L’ex convento di San Francesco ospitava una comunità di frati francescani ed è attualmente sede di convegni e giornate studio. Sostanzialmente la missione di oggi non è cambiata molto da quella di un tempo: gli stessi frati miravano ad offrire e creare cultura, formare lo spirito e la mente. Abbiamo trascorso qui qualche minuto ammirando il suggestivo chiostro interno, ristrutturato dopo anni di incuria e abbandono.
Conegliano, ex Convento di San Francesco
Conegliano, ex Convento di San Francesco

Poco distante dall’ex convento San Francesco, nei pressi di Piazza Cima, vi è l’ultimo monumento da noi visitato, simbolo religioso e artistico della città: il Duomo con l’annessa Sala dei Battuti. Per quello che ho potuto vedere in questa giornata è senza dubbio il capolavoro di Conegliano. Il Duomo conserva l’unica opera di Giambattista Cima conservata in città, una pala d’altare collocata nel presbiterio realizzata nel 1493. L’interno della Sala dei Battuti presenta invece uno spettacolare ciclo di affreschi realizzato per la maggior parte da Francesco da Milano. Ammirando queste opere il tempo può trascorrere in un batter d’occhio. Il ciclo pittorico rappresenta episodi che vanno dalla creazione del Mondo al Giudizio Universale. Nell’attigua Sala del Capitolo sono invece esposti cinque arazzi di manifattura fiamminga risalenti intorno al 1560.

Conegliano, Sala dei Battuti
Conegliano, Sala dei Battuti
Conegliano, Sala dei Battuti

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📍 Amtoudi 🇲🇦 Nel cuore dell'oasi di Id A 📍 Amtoudi 🇲🇦

Nel cuore dell'oasi di Id Aïssa si trova il villaggio berbero di Amtoudi, dominato da imponenti scogliere. Qui vivono circa 300 famiglie che vivono principalmente di agricoltura. Sulle falesie circostanti sono ben visibili due igoudar (plurale di agadir). Un agadir è un granaio collettivo fortificato, con torri di guardia per monitorare qualsiasi tentativo di intrusione nella valle. La funzione di un agadir era quella di immagazzinare e proteggere le colture del villaggio e anche le sue ricchezze (Guelmim-Oued Noun | Marocco) 🌴

In the heart of the oasis of Id Aïssa is the Berber village of Amtoudi, dominated by imposing cliffs. Around 300 families live here, mainly farming. Two igoudars (plural of agadir) are clearly visible on the surrounding cliffs. An agadir is a fortified collective granary, with watchtowers to monitor any attempted intrusion into the valley. The function of an agadir was to store and protect the village's crops and also its wealth (Guelmim-Oued Noun | Morocco) 🌴

En el corazón del oasis de Id Aïssa se encuentra el pueblo bereber de Amtoudi, dominado por imponentes acantilados. Aquí viven unas 300 familias, principalmente dedicadas a la agricultura. Dos igoudars (plural de agadir) son claramente visibles en los acantilados circundantes. Un agadir es un granero colectivo fortificado, con torres de vigilancia para vigilar cualquier intento de intrusión en el valle. La función de un agadir era almacenar y proteger las cosechas del pueblo y también su riqueza (Guelmim-Oued Noun | Marruecos) 🌴

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Non lontano da Tafraou 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Non lontano da Tafraout, nel cuore della Ameln Valley, si staglia il villaggio di Oumesnat. Tra le rovine della città vecchia vi è un grande edificio in terra, sapientemente ristrutturato. Un tempo una casa, oggi è un hotel tradizionale, la Maison Traditionelle. Qui abbiamo dormito, luogo più che raccomandato (Souss Massa | Marocco) 🏘

Not far from Tafraout, in the heart of the Ameln Valley, stands the village of Oumesnat. Among the ruins of the old town is a large earthen building, skilfully restored. Once a house, it is now a traditional hotel, the Maison Traditionelle. Here we slept, a place more than recommended (Souss Massa | Morocco) 🏘

No lejos de Tafraout, en el corazón del valle del Ameln, se alza el pueblo de Oumesnat. Entre las ruinas del casco antiguo hay un gran edificio de tierra, hábilmente restaurado. Antaño una casa, ahora es un hotel tradicional, la Maison Traditionelle. Aquí dormimos, un lugar más que recomendable (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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