Attraversare la frontiera tra l’Afghanistan e il Tagikistan può sembrare una sfida, ma con una buona preparazione e pazienza può rivelarsi un’esperienza affascinante. Basandomi sulla mia esperienza personale, vi guiderò attraverso il viaggio da Mazar-I Sharif fino a Dushanbe, passando per la frontiera di Shir Khan Bandar in Afghanistan fino a Panji Poyon in Tagikistan.
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Partenza da Mazar-I Sharif
Il viaggio inizia a Mazar-I Sharif, una delle città più importanti del nord dell’Afghanistan. Dopo aver raggiunto il terminal dei taxi condivisi, ho acquistato dell’acqua dai chioschi vicini. È sempre una buona idea portare con sé acqua e snack, specialmente durante viaggi lunghi e incerti.
Verso Kunduz
Ho preso un taxi condiviso diretto a Kunduz, una delle città principali lungo la strada per la frontiera. Il viaggio è durato circa tre ore. La strada inizialmente è asfaltata, ma diventa presto sterrata man mano che ci si avvicina a Kunduz. Durante il tragitto, ci siamo fermati per una sosta di circa 20 minuti in un ristorante lungo la strada. È stato un momento perfetto per sgranchirsi le gambe e prendere un tè caldo. Il paesaggio che ci circondava era incantevole, con montagne brulle punteggiate dal verde dell’erba.
Arrivo a Kunduz
A Kunduz, ci siamo fermati in una zona riservata ai taxi condivisi. Qui ho dovuto attendere che un mezzo diretto alla frontiera si riempisse di passeggeri. Mentre aspettavo, ho avuto l’opportunità di esplorare alcuni negozietti locali, dove ho potuto acquistare provviste e mangiare qualcosa. Una volta che il taxi era pieno, siamo partiti verso Shir Khan.
Da Kunduz a Shir Khan Bandar
Il viaggio da Kunduz a Shir Khan Bandar è durato circa un’ora. Shir Khan Bandar ha un fascino particolare, con molti edifici abbandonati che conferiscono alla località un’aria di decadenza. Siamo arrivati intorno alle 13:40 e abbiamo dovuto attendere fino alle 14:00 per la riapertura della frontiera, che chiude durante l’ora di pranzo.
Attraversamento della Frontiera
Sul lato afghano, ci sono alcuni cambiavaluta, cosa che non troverete sul versante tagico, quindi è una buona idea cambiare i soldi prima di attraversare. Una volta aperta la frontiera, tutto si è svolto in maniera molto rilassata. Il controllo bagagli da entrambi i lati è stato piuttosto tranquillo, ben diverso dall’atmosfera frenetica e caotica di altre frontiere come il Torkham tra Pakistan e Afghanistan.
Il Ponte dell’Amicizia
Le due frontiere, quella afghana e quella tagica, sono separate dal Friendship Bridge, il Ponte dell’Amicizia. Questo tratto del viaggio è stato fatto in un taxi condiviso obbligatorio. Sul lato tagico, le formalità sono state molto veloci, praticamente non c’era nessuno e attualmente per i cittadini italiani non è richiesto il visto per un soggiorno massimo di 30 giorni. Tuttavia, per visitare le regioni all’interno della Provincia autonoma di Gorno-Badakhshan, è necessario un permesso speciale, il GBAO permit. Non ne ho avuto bisogno poiché la mia destinazione finale era Dushanbe e successivamente l’Uzbekistan.
Benvenuto in Tagikistan
Sul lato tagico della frontiera, ho trovato ad attendere i turisti alcuni tassisti poco simpatici. Non è stato il miglior benvenuto, ma bisogna ricordare che non rappresentano il vero volto del Paese. Ho condiviso un taxi con altri due passeggeri fino alla capitale Dushanbe, distante circa tre ore. Il costo totale del viaggio è stato di circa 50 dollari.
Arrivo a Dushanbe
Sono arrivato a Dushanbe nel tardo pomeriggio e ho pernottato nella Sayfi Guest House, una soluzione economica e a gestione famigliare. La guest house è gestita da un anziano poliglotta e sua moglie, che si occupa dei fornelli. La possibilità di mangiare ottimi piatti locali è stata un vero bonus. Le camere e i letti sono molto piccoli, ma l’accoglienza è stata eccellente e il prezzo molto basso. Sono disponibili acqua calda e wifi, anche se la pulizia, specialmente dei muri, potrebbe essere migliorata.
Indirizzo: улица Шукуфон 79, Dushanbe, Tagikistan
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