• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
I Viaggi di Manuel

I Viaggi di Manuel

Blog di viaggi

  • I Viaggi di Manuel
    • Italia
      • Abruzzo
      • Basilicata
      • Emilia Romagna
      • Friuli Venezia Giulia
      • Lazio
      • Lombardia
      • Marche
      • Molise
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sicilia
    • Africa
      • Botswana
      • Camerun
      • Egitto
      • Marocco
      • Mauritania
      • Sudafrica
      • Sudan
    • America
      • Argentina
      • Bolivia
      • Cile
      • El Salvador
      • Guatemala
      • Messico
      • Perù
      • Venezuela
    • Asia
      • Kirghizistan
      • India
      • Indonesia
      • Iran
      • Mongolia
      • Nepal
      • Pakistan
      • Qatar
    • Europa
      • Albania
      • Belgio
      • Croazia
      • Francia
      • Germania
      • Gibilterra
      • Grecia
      • Olanda
      • Polonia
      • Portogallo
      • Rep. Ceca
      • Slovacchia
      • Slovenia
      • Spagna
      • Svizzera
  • Chi sono
  • Il mio libro
  • Viaggia con Manuel
  • Collaborazioni
  • Contatti
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Da Huaraz a Chacas via Punta Olimpica

Settembre 18, 2013 · Manuel Santoro · 2 commenti

Sveglia alle 5,45, oggi si va a Chacas. Raggiungiamo a piedi
il terminal di Transportes Renzo in avenida Raimondi. Si parte alle 7, su un
vecchio autobus in direzione Carhuaz. Ben presto cominciamo a salire seguendo
una strada in ottime condizioni. Ci fermiamo una mezz’ora in un ristorante, La Choza, (un’utopia
definirlo tale) per usufruire dei servizi igienici, due buchi nel terreno
coperti alla bene e meglio per separare Il “bagno” degli uomini da quello delle
donne. Fuori dal ristorante, parcheggiato, un fuoristrada con un sottile strato
di neve sul tettuccio. Riprendiamo la marcia con ghiacciai e vette innevate
sullo sfondo. Man mano che andiamo avanti sembra quasi di poterli toccare con
mano.

Raggiungendo Chacas
Sosta al restaurante La Choza
Sosta al restaurante La Choza
Sosta al restaurante La Choza
I villaggi lasciano spazio a strette vallate nella morsa delle montagne.
Salendo di quota l’aria si fa sempre più rarefatta e anche il nostro autobus
pare arrancare. La neve inizia a comparire a bordo strada mentre procediamo
lentamente in mezzo alle nuvole sino a quota 4980 metri di Punta Olimpica. Sembra quasi di
volare. Valichiamo la Cordillera per mezzo di un lungo tunnel e quando usciamo
è tutto bianco, durante la notte ha nevicato abbondantemente. Scendiamo
progressivamente di quota e la neve lascia spazio al verde della valle di Conchucos.
Vista da Punta Olimpica
Vista da Punta Olimpica
Vista da Punta Olimpica
Vista da Punta Olimpica
In breve giungiamo a Chacas. Le montagne innevate della Cordillera Blanca sono una presenza costante nello scenario bucolico offerto dal grazioso pueblo. La cittadina sorge a 3360 metri su un crinale circondato da fertili colline e imponenti vette andine che fanno da sfondo alle basse abitazioni dai muri bianchi. Le case, caratterizzate da imposte dai colori vivaci e balconi in legno finemente intagliati, circondano la vasta Plaza de Armas attorno alla quale si diramano le lastricate viuzze secondarie. Sulla piazza, il cuore del villaggio, si affaccia la grande chiesa parrocchiale. Visitare Chacas è come fare un salto indietro nel tempo: colpisce subito la particolare assenza di traffico mentre sulle panchine alcuni anziani chiacchierano e le donne sono intente a filare. I pochi negozi che ci sono vendono tutti gli stessi prodotti: frutta, verdura, carne in scatola, latte in polvere, bevande, sigarette. I ritmi sono lenti. Negli ultimi decenni, si è
insediata qui una comunità di volontari italiani, per mezzo del prete Ugo de
Censi, che ha contribuito alla creazione di scuole, cooperative artigiane e del
miglior ospedale della regione. Oggi, a parte noi, di italiani nemmeno l’ombra.
Chacas
Chacas
Chacas
Chacas
Chacas
Tutto nasce nel 1976 quando padre Ugo De Censi, l’organizzazione no profit salesiana Don Bosco, si trasferisce qui insieme a un gruppo di volontari con lo scopo di aiutare la gioventù nativa della regione. La volontà è continuare quel percorso iniziato nel 1967 da una ventina di giovani partiti in missione alla volta di Poxoréu, nello stato brasiliano del Mato Grosso, al fine di aiutare attraverso campi di lavoro un altro padre salesiano, Pedro Melesi. Nasce così l’Operazione Mato Grosso che oggi conta più di 2.000 volontari italiani e oltre 85 missioni in tutto il Sud America.
Chacas
Chacas
Chacas
In breve tempo l’aura carismatica di padre Ugo De Censi si diffonde nella popolazione che risponde con devozione e partecipazione alle celebrazioni. La domenica la chiesa è gremita di gente e in tanti accorrono dai paesi vicini per seguirlo. Intere famiglie di volontari si trasferiscono a Chacas. Da allora l’organizzazione ha fondato scuole e cooperative artigiane dove i bambini possono imparare mestieri e accumulare esperienza. Sono state costruite due centrale idroelettriche, un alpeggio per la produzione di formaggio e soprattutto il migliore ospedale della Cordillera orientale dove gli stessi membri dell’organizzazione sono impiegati. Si è investito nel turismo con la formazione di guide locali e la creazione di rifugi d’alta quota e la ristrutturazione di diversi edifici religiosi.

Chacas
Chacas
Chacas
La strada non è stata in discesa, ci sono stati momenti di difficoltà come quando nel 1992, Giulio Rocca, un volontario che stava maturando la vocazione al sacerdozio venne ucciso da un gruppo di terroristi. O nel 1997 quando la stessa sorte toccò a padre Daniele Badiali, che a Chacas trascorse due anni divenendo un punto di riferimento nella comunità e nella vicina San Luis. I volontari hanno continuato, hanno perseverato e l’Operazione Mato Grosso è diventata un punto di riferimento per la popolazione locale. Basta la citazione di Mario Vargas Llosa, premio nobel per la letteratura, che ha definito Chacas un “mondo di pace e di lavoro, di solidarietà umana e di creatività artistica”.
Chacas
Chacas, bottega tradizionale
Chacas, bottega tradizionale
Chacas, "piccolo" ragno
Chacas, “piccolo” ragno
All’una è già ora di riprendere l’autobus per Huaraz. E’ l’unico modo per visitare in giornata Chacas. Lì dove nella mattinata abbiamo trovato tanta neve in poche ore si è già sciolto tutto e le nubi si sono diradate. All’uscita dal tunnel la vista offre a noi tutto il meglio di sè: ovunque intorno a noi scintillanti ghiacciai sulle vette delle montagne mentre in basso, piccolissima, una verdeggiante vallata. Salendo all’andata non ho avuto la benchè minima impressione di quanti ripidi tornanti avessimo superato. Ora, dall’alto, fa quasi paura vedere la strada da percorrere in discesa con a lato profondissimi strapiombi. E pensare che fino a poco tempo fa la strada era sterrata…

Sulla via del ritorno
Giunti a Huaraz, doopo un lentissimo spuntino al Restaurant Baylon, ci rechiamo alla Feria Artesanal, proprio di fronte alla Plaza de Armas per acquistare alcuni souvenir. Ceniamo con un quarto di pollo in un localino nei pressi del nostro ostello.

Come arrivare a Chacas
Da Huaraz il viaggio, via Punta Olimpica e Carhuaz, dura circa 4 ore. Minibus gestiti dalle compagnie Copa e Renzo partono da Avenida Raimondi. Gli orari per/da Chacas consentono una visita in giornata ma la durata e il percorso renderebbero l’esperienza limitata e stancante. Consigliato il pernottamento.

Ti potrebbe interessare:

  • Bishkek. La guida completa
    Bishkek. La guida completa
  • Da Prati di Tivo alla Val Maone
    Da Prati di Tivo alla Val Maone
  • Ciaspolata all'altopiano dei Biscurri
    Ciaspolata all'altopiano dei Biscurri
  • Reserva Paisajística Nor Yauyos Cochas. Da Miraflores al villaggio abbandonato di Huaquis
    Reserva Paisajística Nor Yauyos Cochas. Da Miraflores al…

Altro, America, Perù

RIMANI AGGIORNATO

Non perdere gli ultimi post. Iscriviti per rimanere sempre aggiornato.

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti

  1. Unknown dice

    Novembre 9, 2016 alle 4:20 pm

    Ciao Manuel, volevo sapere se ti è capitato di vedere alloggi in Chacas. Sto pianificando il circuito del Huascaran in mtb con mia moglie e Chacas potrebbe essere luogo interessante dove fermarsi a dormire. Comunque avremo con noi la tenda, quindi nessun problema, ma sapere di potersi riposare su di un letto può fare la differenza nell'organizzare un tour di questo tipo.
    Ciao e grazie (sono quello del giro in mtb di Rapa Nui ;-D )

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Novembre 10, 2016 alle 10:46 am

      Ciao Luca, che cosa bellissima! Devo dire che fate sempre itinerari splendidi. Chacas ve la consiglio, è un villaggio delizioso che vale la pena di visitare se vi trovate da quelle parti. Spero di ritornare un giorno ed estendere la visita ad altri paesini della Valle di Conchucos. Se non ricordo male ci sono alcuni basici hospedaje, un paio dei quali si affacciano proprio sulla Plaza de Armas. Se hai bisogno di altre info chiedi pure 🙂

      Rispondi

Barra laterale primaria

Chi è Manuel Santoro

Blogger, tour leader e digital creator.
Autore del libro "Ande dimenticate".
Leggi di più…

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Cerca

RIMANI AGGIORNATO

Non perdere gli ultimi post. Iscriviti per rimanere sempre aggiornato.

@iviaggidimanuel su Instagram

iviaggidimanuel

Manuel Santoro
🇮🇹 Fino al 2010 l'Attabad Lake non esisteva. 🇮🇹 Fino al 2010 l'Attabad Lake non esisteva. Una frana investì il villaggio di Attabad uccidendo 20 persone e provocando lo sbarramento del fiume Hunza. Nacque così questo lago, ora attrazione di riferimento a livello turistico della zona (Gilgit-Baltistan - Pakistan) 🚤

Until 2010, Attabad Lake did not exist. A landslide hit the village of Attabad, killing 20 people and damming the Hunza River. Thus was born this lake, now a tourist attraction in the area (Gilgit-Baltistan - Pakistan) 🚣‍♂️

Hasta 2010, el lago Attabad no existía. Un corrimiento de tierras azotó la aldea de Attabad, matando a 20 personas y represando el río Hunza. Así nació este lago, hoy atracción turística de la zona (Gilgit-Baltistán - Pakistán) 🚤

________________________________
#attabad #attabadlake #islamabad #gilgitbaltistan #pakistan #pakistanpics #pakistantour #pakistandiaries #pakistan_amazing #visitpakistan #pakistantourism #viaggiare #travelpakistan #pakistanbeauty #travelblogger #blogdiviaggi #iamtb #backpacker #pakistanphotography #beautifulpakistan #greenroutes #pakistan🇵🇰
🇮🇹 Arrivati in Pakistan da neanche 24h, l’ 🇮🇹 Arrivati in Pakistan da neanche 24h, l’impatto con il Paese è stato forte, con la cancellazione di un volo interno e il cambio di programma. Abbiamo ripiegato su Rawalpindi. Qui la parte vecchia è a dir poco caotica, con i suoi odori impattanti, il traffico, gli sguardi curiosi ed il fascino senza tempo dei suoi edifici decadenti (Punjab - Pakistan) 🛺 

We arrived in Pakistan not even 24 hours ago, the impact on the country was strong, with the cancellation of an internal flight and a change of plan. We fell back on Rawalpindi. Here the old part is chaotic to say the least, with its impactful smells, traffic, curious glances and the timeless charm of its decaying buildings (Punjab - Pakistan) 🛺

Llegamos a Pakistán no hace ni 24 horas, el impacto en el país fue fuerte, con la cancelación de un vuelo interno y un cambio de planes. Recurrimos a Rawalpindi. Aquí el casco antiguo es caótico a más no poder, con sus impactantes olores, el tráfico, las miradas curiosas y el encanto intemporal de sus edificios decadentes (Punjab - Pakistan) 🛺

________________________________
#rawalpindi #rawalpindicity #islamabad #punjabpakistan #pakistan #pakistanpics #pakistantour #pakistandiaries #pakistan_amazing #visitpakistan #pakistantourism #viaggiare #travelpakistan #pakistanbeauty #travelblogger #blogdiviaggi #iamtb #backpacker #pakistanphotography #beautifulpakistan #greenroutes #pakistan🇵🇰
🇮🇹 Devo ammetterlo, nonostante i tanti bagna 🇮🇹 Devo ammetterlo, nonostante i tanti bagnanti, si stava proprio bene nell'acqua cristallina di Punta Prosciutto (Puglia - Italia) 🏖

I must admit, despite the many bathers, it was really nice in the crystal-clear water of Punta Prosciutto (Puglia - Italy) 🌊

Debo admitir que, a pesar de los numerosos bañistas, se estaba muy bien en las aguas cristalinas de Punta Prosciutto (Puglia - Italia) 🏖
________________________________
#italia #italy #puntaprosciutto #portocesareo #puglia #igerspuglia #igerslecce #viaggiare #volgolecce #volgopuglia #visitpuglia #pugliagram #puglialovers #pugliamia #pugliaview #visitpuglia #pugliafuorirotta #pugliadavedere #puglia_cartoline #viaggiareinitalia #italiadascoprire
🇮🇹 Di Locorotondo conservo innumerevoli rico 🇮🇹 Di Locorotondo conservo innumerevoli ricordi: la mia bisnonna, i viaggi d'infanzia con i miei genitori e i miei nonni. Ma anche i parenti lontani a cui si faceva visita una volta all'anno. Locorotondo è cambiata tanto nel tempo. Trenta anni fa (trenta, fa un certo effetto) era un tranquillo paesotto, ora è terra di turisti, di festival, di ristoranti che aprono costantemente. Rimane però il suo fascino, quello non passa mai (Puglia - Italia) 🏠

I have countless memories of Locorotondo: my great-grandmother, childhood trips with my parents and grandparents. But also the distant relatives who came back to visit once a year. Locorotondo has changed so much over time. Thirty years ago (thirty, woww) it was a quiet little village, now it is a land of tourists, of festivals, of restaurants that open constantly. However, its charm remains, that never goes away (Puglia - Italy) 🏠

Tengo muchos recuerdos de Locorotondo: mi bisabuela, los viajes de la infancia con mis padres y abuelos. También los parientes lejanos. Locorotondo ha cambiado mucho con el tiempo. Hace treinta años (treinta, woww) era un pueblecito tranquilo, ahora es tierra de turistas, de fiestas, de restaurantes que abren constantemente. Sin embargo, queda su encanto, que nunca desaparece (Puglia - Italia) 🏠
________________________________
#italia #italy #locorotondo #locorotondo_travel #puglia #igerspuglia #igersbari #viaggiare #volgobari #volgopuglia #visitpuglia #pugliagram #puglialovers #pugliamia #pugliaview #visitpuglia #pugliafuorirotta #pugliadavedere #puglia_cartoline #viaggiareinitalia #italiadascoprire
Carica altro… Segui su Instagram

Footer

I Viaggi di Manuel

Blog di viaggi. Destinazioni insolite, outdoor e ecoturismo.

I Viaggi di Manuel su:

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

RIMANI AGGIORNATO

Non perdere gli ultimi post. Iscriviti per rimanere sempre aggiornato.

Articoli recenti

  • I fasti di Old Dongola
  • Il sultanato di Ngaoundéré, dove incontrare il lamido
  • Villaggi Koma sui monti Atlantika, un salto indietro nel tempo
  • Tourou ed i copricapi di calebasse
  • I magici picchi di Rhumsiki
  • Ande dimenticate
  • Disclaimer
  • Contattami

Copyright © 2022 I viaggi di Manuel