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I Viaggi di Manuel

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Visitare Machu Picchu (per la seconda volta)

Settembre 24, 2013 · Manuel Santoro · 4 commenti

Quando ci svegliamo, alle 4,45, ha smesso di piovere e la luna fa capolino tra le nubi. Abbiamo deciso di svegliarci così presto per godere al meglio di Machu Picchu evitando la folla dei tour organizzati e della maggior parte delle persone che scelgono di recarsi qui in tarda mattinata. Nonostante questo molte altre persone ci hanno anticipato e già dodici autobus sono partiti verso il sito. All’ingresso si è formata una lunga fila che agilmente superiamo. Si è ormai fatto giorno ed il sole, lentamente, si fa strada dietro alla rigogliosa vegetazione delle montagne circostanti. Faticando un po’ saliamo la scalinata che conduce alla Capanna del Custode e al punto panoramico per eccellenza sull’antica cittadella.

Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu 
Machu Picchu, Capanna del Custode
Machu Picchu, Capanna del Custode
E’ sempre un’emozione visitare Machu Picchu ed oggi a differenza di due anni fa abbiamo il tempo dalla nostra parte. Dopo aver scattato le fotografie di rito decidiamo di non scendere subito a visitare il sito ma di seguire il sentiero panoramico che conduce al ponte inca. Il cielo è sgombro di nubi e per questo riusciamo ad ammirare in lontananza anche la Cordillera Vilcabamba innevata.

Cordillera Vilcabamba
Cordillera Vilcabamba
A quest’ora quasi nessuno sceglie di visitare questa parte e così siamo i soli, oltre a due giapponesi. Coloratissimi uccellini si muovono nella vegetazione della foresta nebulare: uno arancione, uno nero dal petto giallo, un altro nero con la cresta arancione. Sino a qualche anno il ponte lo si poteva attraversare, poi qualcuno è caduto e si è deciso di chiuderlo al pubblico.

Machu Picchu, ponte inca
Machu Picchu, ponte inca
Machu Picchu, flora nella vegetazione nebulare
Machu Picchu, flora nella vegetazione nebulare
Machu Picchu, flora nella vegetazione nebulare
Torniamo al sito e cominciamo la visita vera e propria. Non c’è ancora tantissima gente e possiamo muoverci liberamente. Cominciamo dal settore dei templi attraversando una vasta area di terrazzamenti sino a raggiungere una serie di 16 vasche cerimoniali. A sinistra, il Tempio del Sole, una torre a tronco di cono utilizzata per le osservazioni astronomiche. Sotto il tempio, la Tomba Reale, una grotta naturale con un altare a gradini all’interno.
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Saliamo le scale appena sopra le vasche per raggiungere la cava, uno spazio pianeggiante con rocce buttate alla rinfusa. La vicina Piazza Sacra è affollata di gruppi turisti intenti ad ascoltare le proprie guide. Nella Piazza tre importanti edifici, il Tempio delle Tre Finestre, che deve il nome dalle tre finestre trapezoidali affacciate sulla piazza principale, il Tempio Principale, una struttura solida danneggiata da uno smottamento del terreno, e infine la Casa dell’Alto Sacerdote.

Machu Picchu, cava
Machu Picchu, cava
Machu Picchu, Tempio Principale
Machu Picchu, Tempio Principale
Appena dietro il Tempio Principale vi è la Sacrestia, con nicchie e una panca in pietra. Saliamo ancora sino al principale luogo sacro del sito, l’Intihuatana, un pilastro di roccia utilizzato per prevedere i solstizi. La zona cerimoniale è separata da quella residenziale dalla Piazza Centrale. Gironzoliamo tra le antiche abitazioni immaginando la vita passata.

Machu Picchu, Intihuatana
Machu Picchu, Intihuatana
Machu PicchuMachu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Ci spostiamo nel nel Gruppo delle Prigioni, un complesso labirintico il cui elemento centrale è dato dal Tempio del Condor, che contiene una pietra scolpita raffigurante la testa di un condor. Alle 11,30 gran parte delle persone è arrivata e in alcuni punti si fa addirittura fatica a camminare.

Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu
Machu Picchu, lama
Machu Picchu, un simpatico abitante
Saliamo nuovamente al punto panoramico iniziale e qui rimaniamo qualche minuto prima di fare ritorno ad Aguas Calientes, dove pranziamo nel restaurant El Dulce Gourmet. Con 15 soles una crema de tomate (crema di pomodoro), una trucha a la plancha (trota alla griglia) e una piccola ensalada de fruta (macedonia). Alle 14,55 riprendiamo il treno alla volta di Ollantaytambo. Torniamo all’Hostal Las Portadas, recuperiamo i nostri zaini lasciati il giorno prima e andiamo alla ricerca di taxi colectivo diretto a Cusco. Ce n’è uno in Plaza de Armas alla ricerca di clienti. Siamo i primi ed attendiamo vanamente una buona mezz’ora prima di metterci in marcia. Una cameriera di un ristorante ci dice che sarebbe stato più conveniente andare ad Urubamba e cambiare lì il colectivo. Avremmo sicuramente pagato meno dei 10 soles a noi richiesti. Ad Urubamba il tassista riesce a trovare i clienti da completare il mezzo. Durante il tragitto, alle porte di Cusco, avvistiamo un altro incendio dopo quello del giorno prima nelle vicinanze delle rovine inca di Ollantaytambo. Alla radio ascoltiamo l’inquietante notizia che c’è qualcuno che si diverte ad appiccare il fuoco nei pressi dei siti archeologici della Valle Sacra. A Cusco troviamo posto nell’Hostal Suecia I, un bell’ostello a pochi passi dalla Plaza de Armas. 100 soles il prezzo della camera matrimoniale con colazione inclusa. A cena ci rechiamo nella Pizzeria Recoleta, alle porte del quartiere di San Blas. Qualcosa è cambiato rispetto a due anni fa, i gestori non sono più gli stessi ed il locale è più buio. La pizza è ugualmente buona. Ne prendo una con salame, pancetta e olive. Nelle vicinanze c’è anche il ristorantino dove avevo conosciuto Yemira, il Mana’s Grill, dall’ottima pasta fatta in casa. Saluto la sorella e prometto di andare lì a pranzo all’indomani. Yemira è in Canada per lavoro, peccato non rivederla.

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Commenti

  1. Anonimo dice

    Novembre 24, 2013 alle 1:39 pm

    Che posti stupendi!! Molto belle le foto 🙂

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Novembre 24, 2013 alle 1:49 pm

      Ti ringrazio!! Dire che il Perù è fantastico è poco! 🙂

      Rispondi
  2. Andrea Pizzato dice

    Gennaio 8, 2014 alle 11:30 am

    è da sempre il mio sogno insieme alla patagonia, chissà un giorno di poterlo realizzare 😀 intanto mi gusto le tue foto che sono bellissime! complimenti, ciao Andrea

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Gennaio 8, 2014 alle 5:35 pm

      Sicuramente, se puoi vai! Non te ne pentirai. Ho avuto la fortuna di visitare anche la Patagonia, luoghi fantastici!

      Rispondi

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Chi è Manuel Santoro

Blogger, tour leader e digital creator.
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🇮🇹 Erano trascorsi già alcuni anni dall'ult 🇮🇹 Erano trascorsi già alcuni anni dall'ultima volta che avevo ammirato Scanno in una veste tipicamente invernale. Così ho colto l'occasione al volo, la neve caduta negli scorsi giorni era una valida scusa per trascorrere una notte prima della nuova chiusura. La sorpresa è stata grande quando al risveglio ho visto cadere una leggera ma suggestiva nevicata (Abruzzo - Italia) 🌨️

A few years had already passed since I had last admired Scanno in a typical winter jacket. So I took advantage, the snow that had fallen in recent days was a valid excuse to spend a night before the new closure. The surprise was great when upon waking up I saw a light but suggestive snowfall (Abruzzo - Italy) 🌨️

Ya habían pasado algunos años desde la última vez que había admirado Scanno con una típica chaqueta de invierno. Por eso he aprovechado, la nieve que había caído en los últimos días era una buena excusa para pasar una noche antes del nuevo cierre. La sorpresa ha sido grande cuando al despertar he admirado una nevada ligera pero sugerente (Abruzzo - Italia) 🌨️
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🇮🇹 I borghi montani al tempo del Coronavirus 🇮🇹 I borghi montani al tempo del Coronavirus sembrano sospesi nel tempo. Qualche presenza quasi invisibile lungo le strade ma soprattutto gli animali che si appropriano degli spazi attorno ai centri urbani. Come a Villalago, nei pressi del lago Pio (Abruzzo - Italia) 🦌

The mountain villages at the time of the Coronavirus seem suspended in time. Some almost invisible presence along the streets but with the animals that take possession of the spaces around urban centers. Like in Villalago, near Lake Pio (Abruzzo - Italy) 🦌

Los pueblos de montaña en la época del Coronavirus parecen suspendidos en el tiempo. Alguna presencia casi invisible por las calles pero sobre todo los animales que se adueñan de los espacios alrededor de los núcleos urbanos. Como en Villalago, cerca del lago Pio (Abruzzo - Italia) 🦌
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🇮🇹 Uno dei gioielli di Faraone Vecchio (o An 🇮🇹 Uno dei gioielli di Faraone Vecchio (o Antico) è senza dubbio la Chiesa di Santa Maria delle Misericordie. L'edificio è risalente alla metà del quattrocento in cui fu costruita solo la parte muraria bassa. Il resto della struttura fu edificato solo negli anni successivi, mentre l’aspetto attuale è il frutto di restauri ottocenteschi. Gli interni, affrescati, sono ormai in decadenza. Parte della cupola è crollata (Abruzzo - Italia) ⛪

One of the jewels of Faraone Vecchio (or Antico) is undoubtedly the Church of Santa Maria delle Misericordie. The building dates back to the mid-fifteenth century when only the lower part of the wall was built. The rest of the structure was built only in the following years, while the current appearance is the result of nineteenth-century restorations. The frescoed interiors are now in decline. Part of the dome has collapsed (Abruzzo - Italy) ⛪

Una de las joyas de Faraone Vecchio (o Antico) es sin duda la Iglesia de Santa Maria delle Misericordie. El edificio data de mediados del siglo XV cuando solo se construyó la parte baja de la muralla. El resto de la estructura se construyó solo en los años siguientes, mientras que el aspecto actual es el resultado de restauraciones del siglo XIX. Los interiores con frescos están ahora en declive. Parte de la cúpula se ha derrumbado (Abruzzo - Italia) ⛪
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🇮🇹 Ho visitato finalmente il borgo fantasma 🇮🇹 Ho visitato finalmente il borgo fantasma di Faraone Vecchio (o Antico), una frazione del comune di Sant’Egidio alla Vibrata. Il centro abitato venne abbandonato a partire dal 1965, a seguito di una scossa di terremoto che nel 1950 provocò danni ingenti a tutti gli edifici costringendo alla costruzione di un nuovo centro a poca distanza. Un arco dà il benvenuto al borgo, oltre la quale è situata la chiesa di Santa Maria delle Misericordie. Nel cuore del paese si trova il palazzo dei Baroni Farina, affrescato all'ultimo piano, che ospitò un convento di suore e successivamente un asilo (Abruzzo - Italia) 👻

I finally visited the ghost town of Faraone Vecchio (or Antico), part of the municipality of Sant’Egidio alla Vibrata. The inhabited center was abandoned in 1965, following an earthquake which in 1950 caused extensive damage to all the buildings, forcing the construction of a new center not far away. An arch welcomes the village, beyond which is the church of Santa Maria delle Misericordie. In the heart of the town is the Palazzo dei Baroni Farina, frescoed on the top floor, which housed a convent of nuns and later a kindergarten (Abruzzo - Italy) 👻

Por fin visité el pueblo fantasma de Faraone Vecchio (o Antico), parte del municipio de Sant’Egidio alla Vibrata. El centro habitado fue abandonado a partir de 1965, tras un terremoto que en 1950 provocó importantes daños en todos los edificios, obligando a construir un nuevo centro no muy lejos. Un arco da la bienvenida al pueblo, más allá del cual se encuentra la iglesia de Santa Maria delle Misericordie. En el corazón de la ciudad el Palazzo dei Baroni Farina, con frescos en el piso superior, albergaba un convento de monjas y más tarde una guardería (Abruzzo - Italia) 👻
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🇮🇹 Tra le proprietà dei baroni Genova-Rulli 🇮🇹 Tra le proprietà dei baroni Genova-Rulli figurava anche questo immobile oggi abbandonato, donato in eredità per ospitare un orfanotrofio. Questo palazzo di antica costruzione ospitò dopo la seconda guerra mondiale le bambine della città rimaste orfani sotto la guida di alcune suore. L'attività durò qui una decina di anni prima che la struttura venne dichiarata inagibile per motivi idro-geologici. L'edificio si sviluppa su due piani, circondato da giardino (oggi un bosco) a sua volta delimitato da una muraglia con quattro piccole torri agli angoli a scopo difensivo (Abruzzo - Italia) 👧🏻

Among the properties of the Genoa-Rulli barons there was also this abandoned building, donated as an inheritance to housing an orphanage. This ancient building housed after the Second World War the children of the city who were orphaned under the guidance of some nuns. The activity lasted here about ten years before the structure was declared uninhabitable for hydro-geological reasons. The building is spread over two floors, surrounded by a garden (now a wood) in turn bordered by a wall with four small towers at the corners for defensive purposes (Abruzzo - Italy) 👧🏻

Entre las propiedades de los barones Génova-Rulli también se encontraba este edificio ahora abandonado, donado como herencia para albergar un orfanato. Este antiguo edificio albergó después de la Segunda Guerra Mundial a las niñas de la ciudad que quedaron huérfanos bajo la dirección de unas monjas. La actividad duró aquí unos diez años antes de que la estructura fuera declarada inhabitable por razones hidrogeológicas. El edificio se distribuye en dos plantas, rodeado por un jardín (ahora un bosque) a su vez bordeado por un muro con cuatro pequeñas torres con fines defensivos (Abruzzo - Italia) 👧🏻
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