Transiberiana d’Italia, gli interni |
Si procede lentamente allietati dai canti popolari dei Lupi della Majella. Dopo aver superato il paese di Pettorano sul Gizio la prima fermata è la stazione di Campo di Giove dove sono stati allestiti alcuni banchetti per la degustazione di prodotti tipici come pecorino, neole e alcune tipologie di fritti locali. Il treno, come normale che sia, è il soggetto più fotografato dai turisti durante la sosta. Ripresa la marcia ammiriamo il paesaggio in cerca di qualche angolo suggestivo da immortalare. Siamo nel cuore del Parco Nazionale della Majella. Osserviamo piccoli borghi, distese erbose e fitte faggete.
Transiberiana d’Italia, Pettorano sul Gizio |
Transiberiana d’Italia, sosta alla stazione di Campo di Giove |
Transiberiana d’Italia |
Un piccolo capriolo osserva il passaggio del treno all’interno del Quarto di Santa Chiara, un ampio pascolo che periodicamente, nei mesi con più precipitazioni, vede un allagamento temporaneo. Intanto anche sul secondo vagone è stato allestito uno spazio per l’assaggio di altri prodotti locali. A Rivisondoli-Pescocostanzo, la seconda stazione più alta d’italia dopo quella del Brennero con i suoi 1268 metri di quota, sostiamo nuovamente qualche minuto. È l’ultima fermata prima di arrivare ad Isernia.
Transiberiana d’Italia, sosta alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo |
Transiberiana d’Italia, Castel di Sangro |
Transiberiana d’Italia, assaggio di prodotti locali |
Quando scendiamo sono le tredici e ci incamminiamo verso Corso Garibaldi nel centro storico della città che con i suoi stretti vicoli ha saputo mantenere in parte l’aspetto di una volta. Superiamo l’ombrosa Villa Comunale e raggiungiamo Piazza San Pietro Celestino V dove fa bella mostra il simbolo della città, la Fontana Fraterna, conosciuta anche con il nome di Fontana delle Sette Cannelle. La posizione in cui ora la vediamo non è quella originaria. Un tempo era situata in piazza Fraterna, di fronte alla chiesa della Concezione, ma dopo il bombardamento alleato del 1943 si optò per lo spostamento del monumento. Una curiosità, l’epigrafe sulla fontana con la dicitura “AE PONT” si dice appartenesse al monumento sepolcrale di Ponzio Pilato. A poche centinaia di metri dalla piazza uno degli edifici più importanti della città, la Cattedrale dedicata a San Pietro Apostolo.
Isernia, Fontana Fraterna |
Isernia, Cattedrale di San Pietro Apostolo |
Per il pranzo ci rechiamo nel ristorante-braceria Retrogusto in via Lo Russo. Il menu non poteva che essere a base di cipolle: carbonara rivisitata con cipolle, frittata a base di patate e cipolle di Isernia ed una macedonia a completare il tutto. A piedi ci spostiamo verso la Fiera Agroalimentare delle Cipolle che ai nostri occhi appare come un grande mercato rionale. La fiera, legata alla ricorrenza dei santi Pietro e Paolo può vantare una lunghissima tradizione in quanto venne nominata già nel 1487, in uno dei settantacinque Capitoli della Bagliva, testimonianza che essa preesisteva da secoli. Le bancarelle vendono prodotti di ogni genere; capi d’abbigliamento, prodotti enogastronomici, giochi per bambini e infine una colorata area riservata ai frutti della terra e quindi alle cipolle, dove quelle locali, con bulbo di colore bianco, forma schiacciata e pezzatura grande, sono le più vendute.
Isernia, Fiera Agroalimentare delle Cipolle |
Alle 18 la Transiberiana d’Italia si appresta a ripartire e noi facciamo ritorno in stazione. Il viaggio è piacevole, il sole scende all’orizzonte e le montagne vengono illuminate dolcemente da una luce dorata. Si conclude così una delle esperienze più belle da fare almeno una volta nella vita in questa parte d’Appennino.
Viaggio di ritorno con la Transiberiana d’Italia |
SeRgio dice
Sono incappato sul tuo blog per sbaglio ma me ne sono già innamorato!
L'idea è molto carina ed i post sono ben realizzati… sembra di poter viaggiare con te!
Manuel Santoro dice
Grazie Sergio! Fanno sempre piacere commenti di questo tipo! Grazie mille! Manuel
Unknown dice
Per noi è un po' fuori mano ma se si capita da quelle parti l'idea di una transiberiana italiana mi piace parecchio!
Manuel Santoro dice
È un'esperienza che consiglio. E magari se avete bisogno di qualche consiglio sono a disposizione!